L’Agenzia delle Entrate ha introdotto un modello di delega unica che permette ai contribuenti di delegare gli intermediari per l’uso dei servizi online di Agenzia Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione. Trattasi di un’importante semplificazione nella gestione delle deleghe, che garantisce sicurezza e praticità nella comunicazione digitale. Scopriamo modalità e tempi di attuazione.
L’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di delega unica che consentirà ai contribuenti di delegare gli intermediari all’utilizzo di uno o più servizi online contestualmente dell’Agenzia delle entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione. Il provvedimento del 2 ottobre 2024, ha infatti approvato il contenuto delle informazioni minime che dovranno essere indicate nella delega, fornendo un fac-simile e le specifiche tecniche per la sua trasmissione all’Amministrazione finanziaria ai fini dell’attivazione.
La definizione di un mandato unico all’uso dei servizi telematici di entrambi gli enti rappresenta una delle semplificazioni previste dal decreto “Adempimenti” (D.Lgs n. 1/2024). La comunicazione della delega all’Agenzia delle entrate potrà avvenire esclusivamente per via digitale e in modo sicuro, direttamente dall’utente o anche attraverso il suo stesso intermediario: i nuovi servizi per tale comunicazione verranno resi disponibili nei prossimi mesi e ne verrà data comunicazione con un avviso pubblicato sui siti internet dei due enti coinvolti.
Le deleghe già attive (conferite con le modalità precedentemente in vigore) sono valide fino al giorno della loro scadenza originaria e comunque non oltre il 30 giugno 2026
Delega Unica: come abilitare gli intermediari fiscali ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate
Come noto l’Agenzia delle Entrate con l’intento di semplificare le attività del contribuente ha previsto una serie di servizi on line che possono essere effettuati direttamente dal contribuente o da un intermediario da lui delegato.
Gli intermediari fiscali sono i professionisti, le società, le associazioni e gli enti qualificati ad assistere i contribuenti nei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria (dottori commercialisti, avvocati tributaristi, notai, consulenti del lavoro, associazioni o società tra professionisti, CAF, ecc.).
I professionisti che possono agire come intermediari per la trasmissione telematica di dichiarazioni e atti devono richiedere
