Il ricongiungimento tra le svalutazioni dei crediti e gli accantonamenti operati in bilancio e quelli riconosciuti fiscalmente va operato all’interno del modello Redditi SC compilando il Prospetto inserito nel quadro RS. La discrasia tra le diverse discipline è conseguente alle diverse regole nella determinazione dell’importo della svalutazione, che ai fini civilistici è operata secondo il principio di prudenza e, in ambito fiscale, nei limiti dello 0,50% dei crediti rilevanti a tali fini.
Prospetto crediti Modello Redditi 2024: la valutazione dei crediti
Ambito civilistico
I crediti, secondo quanto previsto dall’art. 2426, n. 8, codice civile, devono essere iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione; quindi già al netto della svalutazione derivante dal monitoraggio di ciascun credito.
Si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo (art. 2423-bis.1 n. 4 codice civile).
Il valore nominale dei crediti è pertanto rettificato, in virtù di quanto emerge dal principio contabile OIC n. 15, per tenere conto di:
- perdite previste per inesigibilità;
- resi e rettifiche di fatturazione;
- sconti ed abbuoni;
- altre cause di minor realizzo.
In ambito contabile il valore nominale dei crediti è sottoposto ad adeguamento tramite un fondo di svalutazione per tenere conto delle inesigibilità già manifestatasi o ragionevolmente prevedibili che quindi rettifica i crediti iscritti nell’attivo patrimoniale.
Nella stima del fondo svalutazione crediti si comprendono le previsioni di perdita sia per situazioni di inesigibilità già manifestatesi sia quelle per altre inesigibilità non ancora manifestatesi ma ritenute altamente probabili.
L’inesigibilità di alcuni credi