Siamo nel periodo di chiusura delle buste paga di dicembre 2023. Puntiamo il mouse sulla gestione contributiva relativa ai fringe benefits erogati nell’anno ai dipendenti, in particolare le operazioni di conguaglio in caso di superamento dei limiti di legge.
Come noto la normativa in vigore prevede per l’anno 2023 regole specifiche circa la possibilità di riconoscere al lavoratore dipendente valori diversi di fringe benefits esenti da imposizione fiscale e contributiva.
L’INPS ha provveduto ad esaminare la disciplina in vigore fornendo i chiarimenti necessari alla gestione nel LUL delle somme erogate a titolo di fringe benefit. e sul trattamento fiscale e previdenziale applicabile al bonus carburante.
La normativa generale in vigore in materia di fringe benefits
Il regime in vigore nell’anno 2023 in materia di fringe benefits per il lavoratore subordinato prevede in buona sostanza quanto segue.
Regola generale
Vige il regime di esclusione dalla concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente del valore normale dei beni ceduti e dei servizi prestati (fringe benefit) se, complessivamente, di importo non superiore, nel periodo d’imposta, alla soglia di 258,23 euro (i benefits possono essere riconosciuti ad personam e non alla generalità dei dipendenti).
Nota: sono esenti i compensi in natura di valore complessivo non superiore a euro 258,23 e in caso di valore superiore, lo stesso è interamente imponibile e il conguaglio va effettuato portando in aumento della retribuzione imponibile l’importo del fringe benefit eccedente il predetto limite e non assoggettato a contribuzione ovvero trattenendo al lavoratore la differenza del