Introdotto un meccanismo capace di portare agevolazioni a coloro che si vogliono avvalere della possibilità di riscattare periodi non coperti da contribuzione, quindi anche i periodi necessari per il conseguimento della laurea. In relazione a tale novità, l’INPS ha fornito specifiche istruzioni. Vediamole nel dettaglio…
Con il Decreto Legge n. 4/2019 è stato introdotto – all’art. 20 – un meccanismo capace di portare agevolazioni a coloro che si vogliono avvalere della possibilità di riscattare periodi non coperti da contribuzione, quindi anche i periodi necessari per il conseguimento della laurea. In relazione a tale novità, l’INPS ha fornito specifiche istruzioni con la Circolare n. 36 dello scorso 5 marzo 2019. Vediamole nel dettaglio.
Novità nella Legge di bilancio
Ai sensi dell’art. 20 del D.L. n. 4/2019 è prevista la facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione, la quale può essere utilizzata anche per il riscatto degli anni di laurea, con notevoli vantaggi rispetto al passato. Tale misura è però sperimentale e quindi sarà valida solamente per il triennio 2019-2021.
Fino al 31 dicembre 2021, così gli iscritti (alternativamente) all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, ovvero alla gestione separata, i quali siano anche:
- privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Potranno quindi beneficiare del riscatto i soli lavoratori privi di anzianità contributiva alla predetta data, che si iscrivano a forme pensionistiche obbligatorie a partire dal 1° gennaio 1996;
- non titolari di trattamento pensionistico diretto, in qu