il nuovo regime agevolato per i contribuenti minori, così come presentato nel disegno di legge di stabilità per il 2015, presenta molti dubbi in particolare sulla forfettizzazione dei costi e sulla gestione dei contributi previdenziali. A cura di Mar
Regime forfettario
La legge di bilancio 2019 ha ampliato e semplificato l’ambito di applicazione e la regolamentazione del regime forfettario. Il 10 aprile 2019 è arrivata inoltre la circolare n. 9/E dell’Agenzia delle Entrate, che ne ha delineato gli aspetti più delicati.
Il nuovo regime può essere scelto dalle partite IVA individuali che fatturano meno di 65.000 euro all’anno e prevede una tassazione forfettaria “piatta” (la cosiddetta “flat tax“) del 15%.
Può inoltre rivelarsi un regime molto conveniente per tantissimi contribuenti, dato che l’aliquota base dell’IRPEF è il 23%.
Inoltre, al momento gli aderenti al regime forfettario non sono soggetti all’obbligo della fatturazione elettronica.
L’argomento e tutti gli aspetti di nuova introduzione e le problematiche sorte vengono affrontati dettagliatamente negli articoli sotto riportati.
Abbiamo anche dedicato un tool al calcolo della convenienza del regime forfettario, scoprilo qui!
Regime forfettario dal 2015: requisiti, agevolazioni e differenze con il “vecchio” regime dei minimi
la Legge di Stabilità 2015 rivoluzionerà i regimi forfettari dedicati ai contribuenti di minori dimensioni: presentiamo una prima valutazione comparata del nuovo regime rispetto all’attuale regime ‘dei minimi’