La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 25627 del 25 settembre 2024, si è nuovamente espressa sulla valenza della cassa in rosso in una contabilità. La cassa in rosso, in tema di accertamento induttivo del reddito d’impresa ai fini delle imposte dirette e dell’imposta sul valore aggiunto (artt. 39 del Dpr n. 600/1973 e 54 del Dpr n. 633/1972), indica che le voci di spesa sono maggiori degli introiti registrati, e oltre a rappresentare un’anomalia contabile, fa supporre l’esistenza di ricavi non contabilizzati in misura pari almeno al disavanzo.
15 ottobre 2024