La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza 08/01/2025, n. 334, ha chiarito il meccanismo di imputazione per trasparenza ai soci di società di persona del reddito accertato a carico della società e la sua valenza anche in caso di reato eventualmente posto in essere dal (solo) socio amministratore. Lo svolgimento di un’attività costituente reato da parte di uno dei soci amministratori di una società di persone non comporta l’interruzione del rapporto organico, sempre che gli atti posti in essere siano comunque pertinenti all’azione della società e rispondano ad un interesse riconducibile, anche indirettamente, all’oggetto sociale. Il reddito realizzato da una società di persone in conseguenza dell’attività delittuosa di taluni soci va imputato a tutti i soci, in proporzione della rispettiva quota, a nulla rilevando che taluni di essi non abbiano concorso nel reato. (Giovambattista Palumbo)