La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza 24/07/2023, n. 22085, ha chiarito quando e perché un ricorso per cassazione può essere dichiarato inammissibile per “prolissità”. Sono inammissibili i ricorsi per cassazione troppo prolissi e non specificatamente motivati. Il mancato rispetto del dovere di chiarezza e sinteticità espositiva degli atti processuali, che, fissato dall’art. 3, comma 2 c.p.a., esprime un principio generale del diritto processuale, espone il ricorrente al rischio di una declaratoria di inammissibilità dell’impugnazione, non già per l’irragionevole estensione del ricorso, la quale non è normativamente sanzionata, ma in quanto rischia di pregiudicare l’intellegibilità delle questioni, rendendo oscura l’esposizione dei fatti di causa e confuse le censure mosse alla sentenza impugnata. (Giovambattista Palumbo)