Entro il 30 settembre 2025 i contribuenti interessati possono aderire al Concordato preventivo Biennale per il periodo 2025 – 2026 e aderire al Ravvedimento speciale. Un ripasso deli vantaggi e dei rischi della sanatoria
Come è noto, l’art.2-quater, introdotto in sede di conversione in L.n.143/2024 del D.L.n.113/2024, ha consentito ai soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che hanno aderito al concordato preventivo biennale, di accedere al regime di ravvedimento speciale loro riservato, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Sulla stessa falsariga, l’art.12-ter, introdotto in sede di conversione in L.n.108/2025 del D.L.n.84/2025, è stato lanciato un nuovo ravvedimento a favore dei contribuenti ISA (ossia coloro che applicano gli Indici di affidabilità fiscale), che scelgono di aderire al concordato preventivo (CPB), per il biennio 2025-2026 (è on online, sul sito delle Entrate, il provvedimento del 19 settembre 2025 con il quale l’Agenzia delinea le modalità di accesso).)
Analogamente al ravvedimento speciale di cui all’art.2-quater, introdotto in sede di conversione in L.n.143/2024, del D.L.n.113/2024, è prevista la possibilità di sanare le annualità pregresse (dal 2019 al 2023), con esclusione del periodo d’imposta di riferimento (in questo caso 2024), ossia quello in base al quale è stata determinata la proposta di concordato per il nuovo biennio.
Infatti, se il contribuente, entro i termini previsti dalla norma – attualmente il prossimo 30 settembre 2025 – decide di aderire al CPB per le annualità 2025-2026 potrà scegliere se u