Fringe benefit e auto aziendali: cosa cambia nel 2025? Le nuove soglie fiscali e il ruolo del corrispettivo nella concessione al dipendente incidono sulla deduzione dei costi ed anche sull’IVA. Il diritto alla detrazione dipende da questo dettaglio. Scopriamo regole, impatti in busta paga ed esempi pratici.
I compensi in natura, conosciuti anche con il nome di fringe benefit, sono benefici forniti dalle aziende ai propri dipendenti con lo scopo di migliorarne le condizioni lavorative, aumentare la soddisfazione e stimolare la produttività. Secondo l’ex art. 51 del del D.P.R. 917/1988, i fringe benefit non sono considerati reddito da lavoro dipendente a condizione che il loro valore totale non superi una certa soglia durante il periodo di imposta.
Fringe benefit: le regole 2025
Tra i vari benefici aggiuntivi più comuni per i dipendenti si includono l’utilizzo dell’auto aziendale per scopi personali, i voucher per gli acquisti, la possibilità di accedere a servizi di asilo aziendale, le polizze assicurative, i buoni carburante, l’accesso a dispositivi tra cui telefoni, PC o tablet, alloggi forniti dall’azienda e rimborsi per spese quali l’affitto della prima casa, gli interessi passivi del mutuo per l’acquisto della prima abitazione e le utenze domestiche.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto delle importanti novità per il periodo 2025-2027:
- • ha confermato i limiti di esenzione fiscale già in vigore nel 2024: secondo quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR, il valore dei beni e servizi forniti ai dipendenti dal datore di lavoro sotto forma di retribuzione in natura non contribuisce a formare reddito da lavoro dipendente, a condizione che non superi, nel periodo d’imposta, l’importo di 258,23 euro.
Se tale soglia viene superata, l’intero valore dei fringe benefit concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF del dipendente concorrendo anche alla formazione del reddito sul quale si calcolano le relative addizionali regionali e comunali, sia alla formazione dell’imponibile contributivo su cui si calcolano i contributi previdenziali e assistenziali a carico del dipendente e del datore di lavoro.
La Legge di Bilancio 2025, in deroga a quanto previsto dal TUIR, ha introdotto una soglia di esenzione fiscale maggiorata per i compensi in natura erogati ai lavoratori dipendenti, applicabile per il triennio 2025-2027. - ha modificato il metodo di calcolo dell’imponibile fiscale per le auto aziendali ad uso promiscuo: Il sistema di tassazione non si basa più esclusivamente sulle emissioni di CO2, ma considera anche la tipologia di alimentazione del veicolo, differenziando le auto elettriche da quelle ibride plug-in e da tutte le altre tipologie di auto (benzina, diesel, GPL, metano etc);
- ha istituito un nuovo beneficio per i nuovi assunti a tempo indeterminato che, per motivi lavorativi, decidano di trasferirsi cambiando residenza: tale beneficio si concretizza nell’esenzione fiscale per le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati. L’esenzione si applica per i primi 2 anni dalla data di assunzione, entro il limite complessiv