Insieme al flusso Uniemens di febbraio 2025 possono ancora essere gestiti i conguagli di fine anno relativi ai fringe benefit erogati ai dipendenti nel 2024. Ecco la procedura e l’analisi di due casi pratici: le auto concesse in fringe benefit ed i prestiti erogati ai dipendenti.
L’INPS ha fornito i chiarimenti necessari per la gestione delle operazioni di conguaglio di fine anno 2024 effettuabili sino alla denuncia di competenza del mese di febbraio 2025 da parte dei datori di lavoro privati non agricoli tenuti a trasmettere mensilmente all’Istituto il flusso telematico UniEmens.
Dopo aver affrontato la gestione degli elementi variabili della retribuzione, del massimale contributivo e della contribuzione aggiuntiva IVS dell’1%, analizziamo in dettaglio i chiarimenti dell’Istituto sul trattamento in busta paga dei fringe benefits.
I fringe benefits nel 2024
L’articolo 1, comma 16, della Legge numero 213/2023 (Manovra 2024), ha previsto che, in deroga a quanto disposto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del TUIR (D.P.R. numero 917/1986) limitatamente all’anno d’imposta 2024, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000,00 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa