Il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025 per tutelare la privacy dei pazienti e garantire la protezione dei dati sensibili.
Cosa prevede la norma? Quali sono le implicazioni per operatori sanitari e strutture?
Proroga del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie a tutto il 2025
Nel contesto delle proroghe introdotte dal decreto Milleproroghe, il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie è stato esteso fino al 31 dicembre 2025. Originariamente previsto in scadenza al 31 dicembre 2024, il divieto era stato dapprima prorogato solo fino al 31 marzo 2025 e successivamente esteso a tutto l’anno con un emendamento al Decreto Legge n. 202/2024. Precisiamo che l’emendamento in parola è contenuto nella conversione in legge del suddetto decreto 202/2024; la conversione è già stata approvata dal Senato in data 13/2/2025 ed è stata assegnata in data 14/2/2025 alle Commissioni competenti della Camera dei Deputati (Commissioni Affari costituzionali e Bilancio) con A.C. 2245; la data di scadenza per l’approvazione della conversione in legge è fissata al 25/2/2025. E’ assolutamente prevedibile che la Camera approverà senza modifiche il testo licenziato dal Senato.
Questa misura si inserisce in un quadro normativo volto a tutelare la privacy dei pazienti e a garantire un adeguato trattamento dei dati sensibili, evitando che informazioni personali vengano trasmesse attraverso il Sistema di Interscambi