Il TFR è una misura di sostegno economico a favore del lavoratore subordinato, con uno specifico meccanismo fissato dalla legge. Scopriamo se oggi può essere richiesto – e ottenuto – l’anticipo mensile della quota nello stipendio.
Il trattamento di fine rapporto – TFR, detto anche liquidazione o buonuscita, consiste in una somma di denaro maturata e accantonata nel corso del tempo e che l’azienda o datore di lavoro è tenuta a versare al lavoratore dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro, al di là della sua causa (dimissioni, licenziamento, pensionamento, ecc.).
In materia vogliamo qui affrontare una ricorrente questione posta dai dipendenti e dai datori di lavoro – anche in considerazione di un recente passato che, come vedremo tra poco, alimenta i dubbi: si può liquidare la voce retributiva del TFR nella busta paga mensile oppure no? Ecco cosa sapere a riguardo.
L’anticipo TFR in busta paga nel periodo 2015-2018: la previsione nella legge di stabilità 2015
Il TFR è oggetto di uno specifico diritto del lavoratore, sancito dalla legge e in particolare dall’art. 2120 del Codice Civile – intitolato infatti “Disciplina del trattamento di fine rapporto”.
Tecnicamente il trattamento di fine rapporto è una quota della retribuzione e una sorta di salario differito, che il lavoratore