Le nuove regole per l’efficacia delle sentenze penali nel processo tributario stabiliscono che una sentenza irrevocabile di assoluzione per inesistenza del fatto o non colpevolezza dell’imputato abbia valore di giudicato nel contesto tributario. Questo mira a prevenire conflitti tra decisioni penali e tributarie. È essenziale approfondire per comprendere meglio le implicazioni e le modalità operative.
Ecco uno schema di sintesi delle novità rispetto alla precedente normativa.
Il D.Lgs. n. 87 del 14 giugno 2024 – in G.U. n. 150 del 28 giugno 2024, e in vigore dal giorno successivo alla sua pubblicazione – ha revisionato il sistema sanzionatorio tributario – penale, ai sensi dell’art. 20, della legge delega (n. 111/2023), le cui disposizioni penali si applicano alle violazioni commesse a partire dal 29 giugno 2024.
Il legislatore delegato è intervenuto fra l’altro sull’efficacia delle sentenze penali nel processo tributario, prevedendo nel nuovo art. 21-bis del D.Lgs. n. 74/2000 che la sentenza irrevocabile di assoluzione, sia perché il fatto non sussiste o sia perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata in seguito a dibattimento nei confronti del medesimo soggetto e sugli stessi fatti materiali oggetto di valutazione nel processo tributario,