Come si dovranno interfacciare le imprese in un mercato del credito sempre più complesso, anche in considerazione del fatto che Il sistema bancario sarà uno dei principali utilizzatori dell’intelligenza artificiale, sfruttata soprattutto per scopi predittivi?
Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) è diventata uno strumento fondamentale per le banche, trasformando radicalmente i processi di gestione del credito e aprendo nuove prospettive per il settore finanziario.
L’accesso dell’IA ai processi bancari fa emergere nuove sfide e rischi significativi che richiedono una riflessione critica da parte di professionisti del settore.
Si pensi ad una normale pratica di fido. Prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale, la pratica di fido bancario iniziava con la richiesta del cliente che presentava i documenti necessari come bilanci e dichiarazioni dei redditi. La banca procedeva con un’analisi approfondita della situazione finanziaria del richiedente, valutando la sua capacità di rimborso e verificando la sua storia creditizia nella Centrale Rischi (CR). Successivamente, veniva effettuata una valutazione del rischio considerando vari fattori come il rating del cliente e il settore di attività. Il comitato fidi della banca, infine, deliberava sull’approvazione della richiesta, stabilendo importo e condizioni.
Ma con l’avvento di ChatGPT e piattaforme simili sarà ancora così?
Vi è, infatti, un rischio particolarmente rilevante che riguarda la gestione dei dati dei clienti e l’impatto che le tecnologie predittive possono avere sui rapporti tra banca e cliente.