Il decreto di riforma della riscossione introduce vantaggiose opportunità per chi si trova in difficoltà economica, rendendo più accessibile la rateizzazione dei debiti fiscali. Con piani flessibili fino a 120 rate e condizioni adattabili alle esigenze del contribuente, questa riforma promette di semplificare la gestione dei pagamenti, garantendo nel frattempo la sospensione delle azioni esecutive. Scopriamo come ottenere la dilazione e le modalità per prolungare i pagamenti in caso di peggioramento economico.
Il D.Lgs. 110 del 29 luglio 2024 ha riscritto l’art. 19 del D.P.R. n. 602/1973, prevedendo tuttavia entrate in vigore diversificate, a partire dal 1° gennaio 2025; pertanto, su semplice richiesta del contribuente che dichiara di versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la rateizzazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, di importo inferiore o pari a 120.000 euro, comprese in ciascuna richiesta di dilazione, fino a un massimo di:
- 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
- 96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
- 108 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.
La richiesta di rateizzazione delle cartelle
Su richiesta del contribuente che documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, comprese in ciascuna richiesta di dilazione:
- per le somme di importo superiore a 120.000 euro, fino ad un massimo di 120 rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta;
- per le somme di importo fino a 120.000 euro:
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- da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
- da 97 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
- a 109 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate a decorre
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