Guida alla gestione nel modello Redditi 2024 del Bonus Mobili: in quali casi spetta? In quanti anni si utilizza la detrazione? Quali sono i documenti da controllare e conservare?
Nel modello Redditi PF 2024 il bonus mobili presenta il nuovo limite a 8.000 € (nel 2022 il limite era pari a € 10.000 e nel 2024 a € 5.000). Vediamo come avviene la compilazione della dichiarazione dei redditi ricordando che il bonus spetta a condizione che i lavori di “ristrutturazione” sull’immobile oggetto “dell’arredo” siano iniziati dall’1/1/2022 e non prima.
Il bonus mobili: storia normativa
L’art. 16, co. 2, D.L. n. 63/2013 prevede che i contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% per recupero edilizio (art. 16-bis, TUIR) possono beneficiare di una ulteriore detrazione del 50% (da ripartire in 10 rate annuali) per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo dell’immobile oggetto dei lavori edilizi.
Il limite di spesa su cui applicare la detrazione del 50% si è così evoluto nel tempo.
Spese sostenute dal |
Limite di spesa |
Dal 06/06/2013 al 31.12.2020 |
10.000 € |
Dal 1.1.2021 al 31.12.2021 |
18.000 € |
Dal 1.1.2022 al 31.12.2022 |
10.000 € |
Dal 1.1.2023 al 31.12.2023 |
8.000 € |
Dal 1.1.2024 al 31.12.2024 |
5.000 € |
Possono beneficiare del “bonus arredamento” i soggetti Irpef ivi inclusi i soci di cooperative a proprietà divisa, assegnatari di alloggi, anche se non ancora titolari di mutuo individuale o a proprietà indivisa, per i quali è intervenuta la delibera del CdA di assegnazione che fruiscano della detrazione del 50% per interventi di recupero edilizio.
Interventi che danno diritto al bonus arredo
Come indicato precedentemente per fruire del “Bonus mobili” è innanzitutto necessario che i mobili elettrodomestici acquistati siano destinati all’arredo di un immobile oggetto di un intervento di recupero del patrimonio edilizio per il quale si fruisce della detrazione di cui all’art. 16-bis, TUIR.
Come più volte ribadito dall’Agenzia delle Entrate (da ultimo nella Circolare 26.6.2023, n. 17/E) gli interventi che consentono di fruire del bonus in esame sono quelli di seguito riepilogati:
- manutenzione ordinaria (art. 3, comma 1, lett. a, DPR n. 380/2001) su parti comuni di edifici residenziali. In tal caso la detrazione può riguardare soltanto l’arredo delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.);
- manutenzione straordinaria (art. 3, comma 1, lett. b, DPR n. 380/2001) su parti c