Perché essere un’impresa sostenibile

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di sostenibilità. Ciò è certamente positivo, in quanto i principi su cui si fonda lo sviluppo sostenibile è opportuno siano divulgati. Tuttavia, non si possono perdere di vista quelli che sono gli effettivi obiettivi che si pone lo sviluppo sostenibile, anche nel contesto delle attività imprenditoriali: non si tratta di “essere alla moda” o di limitarsi a rispettare gli obblighi di rendicontazione che progressivamente verranno introdotti, ma di salvaguardare il nostro pianeta, di contribuire allo sviluppo della società di appartenenza, di promuovere una cultura imprenditoriale improntata alla sostenibilità, ecc… con indubbi vantaggi per la stessa impresa.

Quando prendono forma i principi di sviluppo sostenibile

impresa sostenibileLa sostenibilità è ormai sulla bocca di tutti. Non si tratta però di una novità: i principi dello sviluppo sostenibile hanno preso forma già nel 1987 (anzi, a dire il vero, già da prima, negli anni settanta, si era iniziato ragionare sul tema).

Al tempo, la Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo (Commissione Bruntland) del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha infatti coniato la seguente definizione: per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo in grado di assicurare “il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

Tali principi non vanno persi di vista, per non correre il rischio che, nel contesto delle attività imprenditoriali, la sostenibilità assuma le sembianze di una “moda” di passaggio o venga “strumentalizzata” con il solo fine di valorizzare l’immagine dell’impresa, anche se magari, a conti fatti, di sostenibile c’è ben poco (si pensi al c.d. greenwashing, ma non solo).

 

Gli obiettivi di sostenibilità

Invece, gli obiettivi globali di sostenibilità che si è posto il programma d’azione Agenda 2030 sono molto importanti e non vanno lasciati solo sulla carta.

Ci si riferisce, tra gli altri, ai seguenti goals: salvaguardia dell’ambiente, contrasto dei cambiamenti climatici, porre fine alla povertà, limitare le diseguaglianze, favorire la costituzione di società pacifiche che rispettino i diritti umani, salute e benessere, istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, consumo e produzione responsabili, ecc…

Anche la singola impresa, la più piccola impresa, è tenuta ad attivarsi per il raggiungimento di questi obiettivi, non essendo esente da responsabilità. Solo con il contributo di tutti la sostenibilità potrà portare ai frutti sperati.

 

L’impegno dell’impresa per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità

In particolare, l’impegno dell’imprenditore si concretizza nell’adozione di politiche aziendali che permettano di perseguire una combinazione virtuosa di tutte e le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambiente, società e governance), generando valore in una prospettiva di lungo periodo.

In prima battuta, l’impresa è tenuta a gestire in modo efficiente, limitando gli sprechi, le risorse a propria disposizione sotto tutti i versanti: risorse naturali, finanziarie, umane o relazionali.

L’impresa è quindi chiamata a conciliare la crescita economica con lo sviluppo sociale e salvaguardia del patrimonio naturale.

Più in concreto l’impresa deve, in particolare, impegnarsi:

  • ad adottare modelli di governance improntati all’innovazione, codificando adeguati assetti organizzativi e impostando sistemi di programmazione e controllo per monitorare anche l’impatto dell’attività esercitata sull’ambiente circostante e allo stesso tempo verificare come la gestione dei fattori che caratterizzano la sostenibilità influenzano le performance aziendali (c.d. analisi di “doppia materialità”);
  • a praticare i principi dell’economia circolare;
  • ad avere riguardo alla comunità di appartenenza – compresi i propri dipendenti e collaboratori – promuovendo attivamente progetti funzionali al suo sviluppo.

 

I vantaggi per l’impresa che adotta condotte sostenibili

Essere un’impresa sostenibile non significa fare “beneficenza”.

Non si tratta (solo) di una questione etica: i ritorni in termini economici sono notevoli. Infatti, l’impresa che è attenta alle tematiche che riguardano l’ambiente finirà per ottimizzare l’utilizzo delle risorse a propria disposizione, riducendo i costi: meno sprechi, più profitti.

Una strategia sostenibile consente inoltre di acquisire una migliore capacità di gestione dei rischi e una maggiore comprensione del mercato.

Allo stesso tempo, l’impresa che si prende cura dei propri dipendenti o collaboratori avrà indubbi ritorni in termini di produttività: in un ambiente lavorativo sereno e gratificante, il capitale umano impiegato esprime il massimo delle proprie potenzialità.

Senza contare l’attrattività delle imprese sostenibili nei confronti dei nuovi talenti.

Od ancora, l’impresa che promuove attivamente programmi volti a sviluppare la comunità di appartenenza, avrà indubbi benefici reputazionali, avvantaggiandosi rispetto ai propri concorrenti.

A ciò si aggiunge il fatto che una comunità sviluppata, con un tenore di vita migliore, avrà maggiore capacità di spesa, con ulteriori ricadute positive sull’impresa medesima.

In definitiva, la sostenibilità d’impresa non deve essere intesa come una moda del momento od una costrizione derivante da obblighi di rendicontazione od ancora una “costruzione” di facciata, ma deve fondarsi su una cultura imprenditoriale orientata ai principi sopra illustrati.

L’imprenditore è tenuto a coltivare una mentalità che crede fino in fondo nei principi della sostenibilità: solo in questo modo l’azienda potrà beneficiare di ricadute positive sulla propria attività.

 

Maurizio Nadalutti – Studio Deotto Lovecchio & Partners

Lunedì 25 marzo 2024