Quando si acquistano beni con IVA indetraibile si deve prestare attenzione alla scelta contabile: aumento costo del bene o costo generale. Quali sono gli effetti pratici della scelta contabile?
La scelta del metodo di contabilizzazione dell’IVA indetraibile in aumento del costo cui si riferisce o come posta autonoma di costo generale è certamente di rilevante importanza dal momento che può incidere anche pesantemente sul reddito del soggetto.
Essendo una opzione indicata in sede di creazione dell’anagrafica contabile della ditta va senza dubbio attentamente soppesata poiché andrà ad incidere sulla modalità di contabilizzazione delle poste di tutto l’anno.
In particolar modo nel caso in cui ci si trovi a gestire soggetti in pro-rata l’opzione diventa certamente di maggior impatto e criticità.
Iva indetraibile: le fattispecie
Il cosiddetto principio della neutralità dell’imposta sul valore aggiunto ai fini della determinazione del reddito di esercizio è basato sulla totale detrazione dell’Iva assolta sugli acquisti da effettuarsi in sede di versamento dell’imposta imputata ai cessionari.
In tale ottica, quindi, la relativa scrittura contabile è chiamata a registrare una variazione numeraria che non genera costi.
Senonché, se da una parte il normale meccanismo che caratterizza l’IVA è quello della detrazione dall’altra esistono diversi casi in cui l’IVA risulta essere indetraibile per varie motivazioni.
Ove, dunque, l’imposta pagata a monte non possa essere totalmente o parzialmente detratta, è di tutta evidenza che sorge un onere che va ad influire sul risultato della gestione aziendale.
In buona sostanza quando l’Iva non può essere d