Beni strumentali nuovi: 30 novembre 2023 scade il termine per effettuare gli investimenti prenotati

Per chi ha prenotato investimenti agevolati per beni strumentali nuovi, vi è una scadenza fondamentale giovedì 30 novembre 2023, cioè dopodomani: bisogna effettuare l’investimento prenotato nel 2022 per non rischiare di perdere i benefici.

Giovedì prossimo 30 Novembre 2023 scade il termine per effettuare gli investimenti agevolabili ai fini del credito d’imposta spettante per l’acquisto di beni strumentali nuovi prenotati entro il 31.12.2022, ossia per i quali entro tale ultima data è stato accettato l’ordine da parte del fornitore e versato un acconto pari almeno al 20% del costo del bene strumentale.

Nel caso in cui l’acconto anteriormente versato risulti ex post inferiore a quello minimo rilevante per la prenotazione, non si perde il diritto a fruire dell’agevolazione, ma per l’incremento di costo il credito d’imposta deve essere calcolato con le aliquote meno favorevoli in vigore nel 2023.

Investimenti agevolabili per beni strumentali nuovi

beni strumentali nuovi scadenzaLa scadenza di fine mese opera per gli investimenti riferiti a:

  • beni materiali e immateriali generici, che danno diritto a usufruire di un credito d’imposta pari al 6% del costo, ai sensi dell’articolo 1, comma 1055, L. 178/2020;
     
  • beni materiali appartenenti all’Industria 4.0, quindi “interconnettibili”, che danno diritto a usufruire di un credito d’imposta generalmente pari al 40% del costo, ai sensi dell’articolo 1, comma 1057, L. 178/2020.

Diversamente, il termine per perfezionare la prenotazione degli investimenti in beni immateriali appartenenti all’Industria 4.0 è scaduto il 30.6.2023.

Quella del 30.11.2023 è una scadenza di assoluta rilevanza tenuto che:

  • è l’ultima opportunità per beneficiare dell’agevolazione per i beni materiali e immateriali generici, siccome la stessa si esaurisce con gli investimenti prenotati entro il 31.12.2022 ed effettuati entro il 30.11.2023;
     
  • dagli investimenti effettuati nel 2023 – e non prenotati nel 2022 – in beni materiali nuovi dell’Industria 4.0 l’aliquota applicabile nel calcolo del credito d’imposta si dimezza, passando per la generalità delle imprese dal 40% al 20%.

 

Compilazione del Quadro RU del Modello Redditi 2023

I modelli Redditi 2023 prevedono l’obbligo di compilazione del quadro RU ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0.

In particolare:

  • nel rigo RU1 colonna 1 deve essere indicato il codice del credito corrispondente alla tipologia di investimento (2L beni materiali 4.0 o 3L beni immateriali 4.0);
     
  • nel rigo RU5 l’ammontare del credito d’imposta in misura piena prevista per i beni 4.0 anche qualora il bene non sia al momento interconnesso (50% o 40% del valore dell’investimento);
     
  • e nel rigo RU6 l’importo del credito utilizzato in compensazione e nel rigo RU12 l’importo residuo del credito da riportare nella dichiarazione successiva.

Nella sezione IV nei righi RU130 e RU140 devono essere indicati, rispettivamente, gli investimenti effettuati nel periodo d’imposta 2022 e gli investimenti effettuati successivamente alla chiusura del periodo d’imposta della dichiarazione ed entro il 30 novembre 2023.

 

Investimenti agevolabili: le altre scadenze del 30 novembre

In aggiunta, si evidenzia che il prossimo 30.11.2023 scade anche il termine per la comunicazione al MiMiT degli investimenti agevolabili effettuati nel 2022 in beni materiali e immateriali 4.0. La mancata osservanza di tale adempimento non pregiudica comunque la spettanza dell’agevolazione.

Gli investimenti prenotati nel 2022 ed effettuati entro il 30.11.2023 (30.6.2023 per i beni immateriali “Industria 4.0“) dovranno essere comunicati entro il termine di presentazione del modello Redditi 2024 (e non 2023).

 

 Vedi qui  tutte le scadenze al 30 novembre 2023 col MiMiT per i crediti d’imposta

 

A cura di Giovanna Greco

Martedì 28 Novembre 2023