La normativa italiana si pone tra i suoi obiettivi quello di favorire l’assunzione di determinate categorie lavorative altrimenti a rischio di incontrare difficoltà nell’inserimento – reinserimento nel mondo del lavoro. Vengono quindi contemplati una serie di sgravi in grado di abbattere il costo del lavoro per le aziende, spingendole pertanto ad assumere.
Gli incentivi previsti sono tre e spettano a fronte dell’assunzione a tempo indeterminato (anche se part-time), compresa la trasformazione di un precedente rapporto a termine.
Gli sgravi per l’assunzione di lavoratori disabili
Sgravio al 70%
In caso di riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o presenza di minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria di cui alla tabella allegata al D.P.R. numero 915/1978, spetta un incentivo pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore disabile in forza.
Lo sgravio ha una durata di trentasei mesi.
Sgravio al 35%
In presenza di una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79% ovvero a fronte di minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria di cui alla tabella allegata al D.P.R. numero 915/1978, spetta al datore di lavoro (per ciascun lavoratore disabile) un incentivo corrispondente al 35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
Anche in questa seconda ipotesi l’incentivo spetta per trentasei mesi.
Sgravio al 70% per sessanta mesi
Se il lavoratore ha una disabilità intellettiva e psichica che comporta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, l’incentiv