Lavoro autonomo occasionale: il limite di 30 giorni e 5000 euro

Lavoro autonomo occasionale: sfatiamo il mito dei 30 giorni e dei 5mila euro di compensi.

Lavoro autonomo occasionale: il famigerato limite di 30 giorni

lavoro autonomo occasionale limite 30 giorniL’utilizzo reiterato del termine “occasionale” da parte del legislatore per definire alcune tipologie di prestazioni lavorative e il limite economico di 5mila euro richiamato più volte, ha generato negli ultimi anni non poca confusione tra gli addetti ai lavori. In ordine di tempo, l’introduzione del Contratto di prestazione occasionale (CPO) di cui all’articolo 54-bis del DL 50/2017 (convertito dalla legge 96/2017) subentrato in sostituzione dei c.d. voucher o buoni lavoro.

Anni prima la confusione era stata generata in vigenza delle c.d. mini co.co.co. di cui all’articolo 61 comma 2 del Dlgs 276/2003, vale a dire le mini collaborazioni coordinate e continuative occasionali di durata non superiore a 30 giorni, ormai abrogate.

Le 30 giornate imposte come tetto massimo erano state introdotte a seguito della cosiddetta riforma del lavoro Biagi, per distinguere le collaborazioni coordinate e continuative a progetto, da quelle che, se inferiori a 30 giornate nell’anno, caratterizzavano le sopra citate mini-collaborazioni coordinate e continuative senza progetto, che non avevano come obbligo la predisposizione di un progetto all’interno del contratto.

 

L’impatto del Jobs act

Ebbene, l’art. 52 D.Lgs. 81/2015, con il quale è stata data attuazione all’art. 1, comma 7, L. 183/2014 (Jobs Act), ha abrogato l’art. 61 D.Lgs. 276/2003 che disciplinava le “mini co.co.co.” che dovevano avere, nell’anno, una durata non superiore a 30 giorni e un compenso non superiore a € 5.000.

Pertanto, questo tipo di rapporti di lavoro (così come il lavoro a progetto) dal 25 giugno 2015 non possono più essere instaurati.

Un aspetto di particolare interesse e spesso frainteso è dunque quello delle 30 giornate massime nell’anno.

Questo limite massimo di giornate non riguarda le prestazioni di lavoro autonomo occasionale e che pertanto non sussiste nessun limite di giornate lavorabili nell’anno per tale tipologia contrattuale.

 

Il vero limite di durata del lavoro autonomo occasionale

Il contratto di lavoro autonomo occasionale non ha un limite massimo di durata del rapporto nell’anno pari a 30 giorni, come spesso erroneamente si ritiene, né un limite massimo di reddito pari a 5mila euro annui (questo limite obbliga soltanto all’iscrizione presso la gestione separata Inps): l’attività, però, deve essere svolta in modo non continuativo.

Le prestazioni di lavoro autonomo occasionale non vanno in alcun modo inoltre confuse né con le collaborazioni occasionali né con il lavoro accessorio.

Questa tipologia di collaborazioni sono del tutto differenti dalle prestazioni di lavoro autonomo occasionale, in quanto le prime, ad esempio, producono da un punto di vista fiscale redditi di lavoro dipendente mentre le seconde, redditi diversi, da indicare nel quadro RL della propria dichiarazione dei redditi.

Il tetto di 5mila euro

Inoltre, il tetto dei 5mila euro è del tutto irrilevante ai fini dell’obbligo fiscale di attivare la Partita Iva, obbligo che ricorre, a prescindere da somma incassata, nel caso in cui l’attività assuma i requisiti di abitualità.

 

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A cura di Giuseppe Polli

Lunedì 27 febbraio 2023