Come valutare la convenienza dell’acquisto dei crediti fiscali

di Lorenzo Stagno

Pubblicato il 15 febbraio 2023

Proviamo a capire con un caso pratico come si possa valutare la convenienza o meno per l’acquisto di crediti fiscali da parte di contribuenti privati, data la stasi sul mercato bancario.

Il mercato dei crediti fiscali offre ottime possibilità di investimento a privati e imprese. I soggetti che hanno maturato delle detrazioni fiscali (perché hanno concluso interventi di ristrutturazione sui propri immobili), in questo momento, hanno difficoltà a monetizzarle con il meccanismo della cessione del credito a causa della chiusura delle pratiche da parte di banche e Poste Italiane.

La maggior parte di questi soggetti sono quindi alla ricerca di imprese o privati cui vendere i crediti fiscali a condizioni molto favorevoli per quest’ultimi.

 

Convenienza all’acquisto dei crediti fiscali, un caso pratico

convenienza acquisto crediti fiscaliPer comprendere la potenzialità di un investimento in crediti fiscali è sicuramente utile un esempio di calcolo del rendimento.

In questo momento i crediti fiscali derivanti da Superbonus vengono scambiati a un prezzo che varia fra 80/90 euro ogni 110 euro di credito fiscale.

L’arco temporale di fruizione dei crediti fiscali derivanti dal Superbonus è di 4 anni.

Se si acquista un credito derivante da spese 2022 (è possibile farlo fino al 16 marzo 2023), la prima rata sarà immediatamente utilizzabile.

Ipotizziamo quindi di acquistare un credito fiscale derivante da Superbonus (spese 2022) di importo pari a 110.000 euro e di pagarlo 90 euro ogni 110 euro di credito.

Ipotizzando di terminare la compensazione ogni anno al 27 dicembre (acconto Iva), potremmo avere un rendimento lordo annuo pari al 9,35%: