Assegnazione dei beni ai soci in caso di decesso del socio

di Luciano Sorgato

Pubblicato il 28 febbraio 2023

Analizziamo il particolare caso dell’assegnazione dei beni ai soci nel caso di decesso del socio e di subentro dell’erede e nel rapporto fiduciario tra fiduciante e società fiduciaria.

In ordine preliminarmente al decesso del socio e al subentro dell’erede nello status di socio, nella circolare 26/E/2016 è dato testualmente rinvenire:

“Il subentro dell’erede nella qualità di socio successivamente alla data del 30 settembre 2022 a seguito dell’accettazione dell’eredità da parte dell’erede medesimo, non è di ostacolo alla possibilità anche per quest’ultimo di fruire dell’agevolazione in esame, in quanto non si tratta di una cessione volontaria dell’agevolazione”.

 

Decesso del socio e subentro dell’erede

assegnazione beni soci decesso socio subentroL’Amministrazione finanziaria nel rappresentare la mancanza di rilevanza temporale in ordine alla data di investitura dello status di socio nel caso di subentro dell’erede al socio deceduto, non opera alcuna distinzione tra subentro dell’erede nella partecipazione in una società di capitali ed in una società di persone.

Tuttavia il regime civilistico del subentro dell’erede è notevolmente diverso a seconda che trattasi di società di capitali o di società di persone.

Nel caso di società di capitali la quota è considerata alla stregua di un bene mobile iscritto in un pubblico registro che entra nella massa ereditaria al momento del decesso, per cui con l’accettazione dell’eredità l’erede assume come diretta ed esclusiva conseguenza di tale manifestazione di volontà lo status di socio.

Non occorre un concorrente ed ulteriore atto adesivo dell’erede, dal momento che lo status di socio è prerogativa intrinseca della partecipazione.

L’erede universale, quindi, con l’acce