Nell’ambito della complessa ed ampia riforma del terzo settore rientra anche quella del finanziamento del 5 per mille, divenuta pienamente operativa dal 2022.
Per poterne beneficiare, i soggetti interessati devono accreditarsi e, per quelli che non risultavano già iscritti negli elenchi permanenti, il termine per farlo, con effetto per l’anno finanziario 2022, è scaduto lo scorso 10 aprile 2022.
Chi non lo ha fatto, però, ha la possibilità di rientrarci effettuando la richiesta entro il prossimo 30 settembre 2022, pagando un ravvedimento di 250 euro.
Per gli enti ETS è necessario che entro la fine del 2022 si realizzi anche l’iscrizione al RUNTS.
Le OdV e Aps interessate dal processo di trasmigrazione, non iscritte negli elenchi permanenti e non ancora accreditate, a certe condizioni potrebbero farlo entro il prossimo 31 ottobre 2022.
L’eccezione per le ONLUS.
Cos’è il 5 per mille e la sua riforma
Il 5 per mille è una misura fiscale, nata in maniera sperimentale nel 2006, con la quale le persone fisiche possono sostenere le attività socialmente utili svolte da enti no profit, come associazioni di volontariato e di promozione sociale, onlus, associazioni e fondazioni riconosciute, ma anche associazioni sportive dilettantistiche, enti di ricerca scientifica e sanitaria, e le attività sociali dei propri comuni di residenza.
Il cittadino non effettua alcun versamento o donazione ma, attraverso una indicazione fatta nella propria dichiarazione dei redditi, destina una quota della propria IRPEF netta, il 5 per mille appunto, ad una specifica attività sociale e ad uno specifico ente.
Dal 2006 ad oggi, il 5 per mille è diventato il mezzo più ambito da parte degli enti no profit per finanziare le proprie attività.
Enti che sin dalla richiesta di iscrizione negli elenchi dei beneficiari, si son dovuti muovere in un contesto legislativo eccessivamente variegato, parcellizzato ed a volte poco chiaro.
Di qui l’esigenza, attraverso la riforma del Terzo Settore, di fare una sintesi di tutta la specifica normativa, creando nel 2017 una sorta di testo unico del 5 per mille (D. Lgs. 111/2017), sull’esempio del Codice del Terzo Settore (CTS), cui è seguito il relativo regolamento con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 luglio 2020 con le linee guida.
Linee guida che, limitatamente agli Enti del Terzo Settore, sono divenute applicabili dall’anno finanziario 2022, ossia dall’anno successivo a quello di operat