I crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali, previsti dalla Legge di Bilancio 2020 e dalla Legge di Bilancio 2021, volti ad incentivare la realizzazione di investimenti di tipo produttivo in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, come sappiamo, vanno annotati nel Quadro RU delle Dichiarazioni dei Redditi 2022. In questo contributo ci soffermeremo sulle recenti novità introdotte…
Credito d’imposta investimenti in beni strumentali: le novità
I crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali previsti sia dalla Legge 160/2019 (Legge di Bilancio 2020) che dalla Legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021), volti ad incentivare la realizzazione di investimenti di tipo produttivo in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, come sappiamo, vanno annotati nel Quadro RU delle dichiarazioni dei redditi 2022.
Numerose sono le recenti novità introdotte. In particolare, evidenziamo:
- un incremento dal 6% al 10% per tutti, del credito beni strumentali materiali (ex super) per il solo anno 2021;
- un incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile;
- un’estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021;
- per i beni materiali 4.0 (Allegato A alla L. 232/2016):
- con spese inferiori a 2,5 milioni di euro, nuova aliquota al 50% nel 2021;
- per spese superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni, nuova aliquota al 30% nel 2021;
- e per le spese superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni è stata introdotta una nuova aliquota al 10% nel 2021 (e nel 2022);
- per i beni immateriali 4.0 (Allegato B alla legge n. 232/2016) incremento dal 15% al 20%, con massimale innalzato da 700 mila euro a 1 milione di euro.
Inoltre è doveroso ricordare che la Legge di bilancio 2021 (legge n. 178/2020) aveva consolidato fortemente la misura del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati:
- a partire dal 16 novembre 2020 e fino al