Con la risoluzione n. 46/E, del 14 agosto 2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il nuovo regime di addebito dei fringe benefits autoveicoli, che prevede gradi di imponibilità inversamente proporzionali al livello di inquinamento dell’autovettura concessa in uso promiscuo al lavoratore, parte dal 1° luglio scorsso: il requisito temporale è unico, sia per quanto riguarda l’immatricolazione dei veicoli sia la stipula dell’accordo tra datore di lavoro e dipendente.
Fringe benefits autoveicoli: il caso
Una società svolge principalmente un'attività di consulenza globale alle aziende che si sostanzia nella fornitura di molteplici servizi.
La Società ha un organico medio di circa 80 dipendenti, molti dei quali assegnatari di autovettura in uso promiscuo, con addebito del fringe benefit (reddito da lavoro dipendente in natura) in busta paga ai sensi dell'articolo 51, comma 4, lettera a), del DPR 917/86, cd. TUIR.
La legge di Bilancio 2020 ha apportato importanti modifiche in materia di fringe benefit sugli autoveicoli.
Le nuove disposizioni si applicano ai veicoli di nuova immatricolazione assegnati in uso promiscuo ai dipendenti con contratti stipulati a partire dal 1°luglio 2020, sono esclusi, invece, i contratti già in essere, per i quali continua ad applicarsi la vecchia normativa (determinazione del fringe benefit nella misura fissa del 30 per cento).
Nell'ambito di una fisiologica programmazione tesa all'avvicendamento e all'ammodernamento del parco autoveicoli, anche alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio sopra citata, l'Istante chiede di sapere:
- a quale momento deve intendersi riferita la data del 1° luglio 2020.
In particolare, chiede se debba essere considerata la data dell'accordo tra datore di lavoro e dipendente con scelta del veicolo da assegnare oppure la data in cui il fornitore riceve l'ordine di acquisto o di noleggio da parte della azienda richiedente;
- se l'immatricolazione del veicolo debba essere effettuata necessariamente dopo la data di stipula del contratto oppure anche antecedentemente purché dopo il 1° gennaio 2020.