Le misure approvate dallo Stato e da alcuni enti locali per limitare le pesanti ripercussioni finanziarie conseguenti all’emergenza da COVID 19 comprendono anche la concessione di particolari contributi a fondo perduto.
Se i contributi concessi dallo Stato non presentano particolari problemi, quelli concessi, invece, dagli enti locali suscitano talune conseguenze fiscali, tanto da ridurre notevolmente i benefici finanziari dei contributi.
Ci si riferisce, in particolare, alla loro eventuale tassazione ed alla verifica dell’obbligo di effettuare la ritenuta del 4% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito.
I contributi a fondo perduto nell’emergenza
Sia lo Stato che alcuni enti locali hanno provveduto o stanno provvedendo alla concessione di contributi a fondo perduto per far fronte alle conseguenze finanziare derivanti dall’epidemia COVID 19.
In particolare, a livello nazionale risultano introdotti i seguenti contributi a fondo perduto:
- rimborso, da parte di Invitalia Spa, delle spese per l’acquisto di DPI, sostenute tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda (11 maggio 2020), ai sensi dell’art. 43 del decreto legge n. 18/2020 (c.d. “decreto Cura Italia”);
- contributo a fondo perduto per imprese e professionisti con riduzione di fatturato di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019, ai sensi dell’art. 25 del decreto legge n. 34/2020 (c.d. “decreto rilancio”);[1]
- contributi INAIL, per il tramite di Invitalia Spa, relativi alle spese per l’acquisto di apparecchiature e DPI, ai sensi dell’art. 95 del decreto legge n. 34/2020 (c.d. “decreto rilancio”);
- contributo una tantum edicole, ai sensi dell’art. 189 del decreto legge n. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”);
- contributo straordinario a favore degli operatori delle Zone economiche ambientali, ai sensi dell’art. 227 del decreto legge n. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”).
A livello locale, invece, non essendo qui possibile richiamare gli innumerevoli interventi effettuati soprattutto dalla Regioni e dai Comuni, si ricordano, a titolo di esempio, solo alcuni dei provvedimenti adottati.
La Regione Piemonte ha approvato un bonus una tantum a fondo perduto, previsto dagli articoli 3 e 4 della legge n. 12/2020:
“Al fine di sostenere la ripresa delle attività sospese per effetto dei provvedimenti legislativi derivanti dall’emergenza COV