ISEE precompilato: le istruzioni INPS

A seguito dell’introduzione della precompilazione della DSU, l’INPS ha emanato delle specifiche istruzioni per la compilazione della DSU sia ad opera del cittadino sia per il tramite del CAF.
Da quest’anno infatti sarà possibile accedere alla DSU precompilata, all’interno della quale il dichiarante vedrà già caricati alcuni dati concernenti la situazione personale, reddituale e patrimoniale. La DSU precompilata è disponibile a partire dal 3 febbraio sul sito internet dell’Istituto Previdenziale.

ISEE precompilato istruzioni INPSISEE precompilato: premessa

 

Il D.Lgs. n. 147/2017 ha introdotto la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata, con l’obiettivo di rendere più semplice il meccanismo di reperimento dei dati necessari per la compilazione della DSU. In sostanza, la precompilazione comporta una “coesistenza” tra i dati dichiarati dal cittadino e quelli invece forniti dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate. La DSU precompilata non sarà però disponibile per tutti fin dal principio: infatti, in prima battuta l’accesso ai dati precompilati sarà garantito solamente a coloro che nel triennio precedente hanno già fatto richiesta di DSU e conseguentemente dell’ISEE  precompilato; le istruzioni per la compilazione del nuovo modello precompilato sono state fornite da parte dell’INPS con il Messaggio n. 96 del 13 gennaio 2020.

Chi vuole accedere alla DSU precompilata senza passare dal CAF a partire dal 3 febbraio 2020 ha così la possibilità di accedere direttamente – tramite il sito INPS – ai propri dati e controllare i dati inseriti all’interno del modello DSU.

 

L’Accesso alla DSU precompilata

 

Per accedere alla DSU precompilata è necessario che tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare abbiamo fornito delega al dichiarante per la precompilazione dei dati; qualora si decidesse di non accedere alla DSU precompilata, sarà comunque possibile accedere alla DSU ordinaria.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata può essere richiesta in differenti modi:

  • chiedendo l’intermediazione di un CAF (attraverso un’apposita delega);
     
  • accedendo ai servizi telematici INPS (Direttamente dal cittadino).

 

In caso di accesso al sito INPS, il dichiarante dovrà accedere con le credenziali che permettono l’autenticazione del soggetto in questione, ossia:

  • PIN dispositivo INPS;
     
  • credenziali per l’accesso al sito dell’AE;
     
  • Identità digitale SPID;
     
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
     
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE).

 

In caso di accesso diretto bisognerà accedere quindi al sito INPS, sezione: Prestazioni e Servizi / ISEE Precompilato, all’interno del quale si troverà un tutorial per l’accesso, la funzione “acquisizione” e la funzione “verifica”.

Il sistema permetterà inoltre di simulare, gestire e consultare le DSU.

Si ricorda che dopo l’accesso da parte del cittadino, egli dovrà autodichiarare di aver acquisito la delega degli altri componenti maggiorenni il nucleo familiare ed indicare, per ciascuno di essi, il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria, con la relativa data di scadenza.

 

Gli elementi di riscontro

 

L’accesso alla precompilata sarà consentito solo dopo aver inserito degli “elementi di riscontro”, ossia dei dati concernenti il reddito e il patrimonio immobiliare di ciascun componente, relativo al secondo anno solare precedente la DSU (per il 2020 i dati da prendere a riferimento sono quindi quelli del 2018):

  • elementi reddituali. Il dichiarante dovrà inserire, per ciascun componente maggiorenne del nucleo familiare l’importo esposto al rigo “differenza” nella dichiarazione dei redditi risultante dal prospetto di liquidazione del Modello 730 o dal quadro RN del modello Redditi Persone fisiche.
     
    In caso di assenza di redditi, bisognerà inserire “assenza di dichiarazione”;
     
  • elementi patrimoniali. Nel caso in cui, al 31 dicembre del secondo anno precedente, il valore complessivo del patrimonio mobiliare di ogni componente è inferiore a 10.000 euro, il dichiarante deve indicare l’esistenza di rapporti finanziari il cui valore complessivo sia inferiore alla suddetta soglia, oppure l’assenza di rapporti.
     
    In caso di patrimonio pari o superiore a tale soglia, il dichiarante dovrà indicare il valore del saldo contabile al 31 dicembre dell’annualità rilevante ai fini dell’ISEE precompilato di uno dei depositi e conti correnti bancari e postali di cui al Quadro FC2, sez. I della DSU, ovvero ancora il valore alla stessa data di una delle “altre forme di patrimonio mobiliare” di cui al Quadro FC2, sez. II.

A seguito dell’inserimento di tali dati, l’Agenzia delle Entrate fornirà riscontro sulla corrispondenza dei dati mentre se tale corrispondenza è mancante, il dichiarante potrà correggere la dichiarazione oppure accedere alla DSU in modalità ordinaria.

 

I dati precompilati

 

All’interno della DSU precompilata saranno presenti alcuni dati: tra questi, saranno presenti i dati inseriti nella precedente DSU richiesta dal dichiarante.

Tra i dati inseriti all’interno ci saranno:

  • redditi ed alcune tipologie di spese ordinariamente dichiarati all’Agenzia delle entrate;
     
  • trattamenti erogati dall’INPS;
     
  • patrimonio mobiliare detenuto in Italia;
     
  • patrimonio immobiliare detenuto in Italia relativamente ai fabbricati;
     
  • canone di locazione della casa di abitazione.

 

Nella normalità dei casi i valori potranno essere corretti, mentre altri non potranno essere modificati: tra quelli non modificabili rientrano i trattamenti erogati dall’INPS ma anche le componenti reddituali già dichiarate ai fini fiscali.

Inoltre, potranno essere precaricati anche tali dati:

  • composizione del nucleo familiare;
     
  • casa di abitazione;
     
  • assegni periodici per coniuge e figli;
     
  • autoveicoli e altri beni durevoli;
     
  • disabilità e non autosufficienza.

 

A cura di Antonella Madia

Venerdì 7 febbraio 2020