Annotazioni e anomalie ISA: le indicazioni dal Fisco

Facciamo il punto sui chiarimenti del Fisco in tema di ISA: interessanti spunti sulla gestione delle anomalie e incongruenze dei dati ISA. Vediamo i principali temi trattati: l’utilizzo delle annotazioni, il caso di punteggio insufficiente, la gestione delle anomalie e la possibilità di correzione dei dati

 

Annotazioni, insufficienze e anomalie ISA:
i più recenti spunti direttamente dall’AdE

 

ISA indici sintetici di affidabilità fiscale Commercialista Telematico

Nella mattina del 17 luglio 2019 si è tenuta a Roma una videoconferenza con al tavolo rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate. Durante la conferenza sono emersi diversi spunti per trarre indicazioni utili alla compilazione dei modelli ISA.

 

L’uso delle “Annotazioni” per i dati ISA

 

Uno dei consigli sicuramente più importanti, che è stato ripetuto e sottolineato più volte, riguarda l’uso delle “Annotazioni” per i dati ISA.

Le “Annotazioni” avranno lo scopo di spiegare:

  • le differenze tra i dati in possesso del contribuente e quelli in possesso dell’Anagrafe Tributaria,
  • nonché le relative rettifiche operate dal dichiarante.

 

E’ stato infatti rimarcato come le “Annotazioni” aiuteranno molto l’Amministrazione Finanziaria nella valutazione dei contribuenti non affidabili.

In altre parole, si invita alluso di esse a scopo di prevenzione dei (pur solo probabili) accertamenti.

 

Punteggio ISA insufficiente

 

Altro aspetto interessante è l’indicazione dell’approccio da tenere, da parte degli intermediari, dinanzi ad un punteggio inferiore alla sufficienza.

In tali casi, infatti, ancora prima della valutazione sulla opportunità dell’adeguamento, occorrerà procedere all’analisi della situazione economica che ha portato all’anomalia.

In altre parole, l’insufficienza ISA è un punto di partenza per l’approccio del cliente all’analisi dei costi o alla consulenza in generale, prima ancora di ragionare su una valutazione circa l’adeguamento.

 

Anomalie nei dati ISA

 

Terzo punto che ci è sembrato meritevole di segnalazione è relativo al caso in cui scatti un’anomalia legata ad una differenza tra dato in possesso del contribuente e dato in possesso dell’Agenzia.

E’ stato infatti affermato che la correzione di un dato errato certamente neutralizza l’anomalia, a prescindere dalla circostanza dell’errore.

 

Anomalie ISA: Incongruenze nei redditi degli anni precedenti

Informazione assai richiesta risulta poi quella del riscontro, nel file precompilato, di una differenza nei redditi degli anni precedenti, rispetto a quelli dichiarati.

E’ stato affermato tale differenza è dovuta al fatto che i dati dei redditi percepiti negli anni precedenti sono dati “normalizzati”, ovvero dati sterilizzati dalla esistenza di agevolazioni congiunturali (prima tra tutte il superammortamento).

 

Anomalie ISA: Modifica dati in archivio AdE

Una indicazione che comunque era già nota (si vedano le risposte al volo del 15 luglio 2019), riguarda la possibilità di modifica dei dati risultanti negli archivi dell’Anagrafe tributaria.

L’Agenzia ha confermato come l’adeguamento dei dati che il contribuente indica nel modello ISA rispetto a quelli cc.dd. precalcolati sarà necessario esclusivamente nell’ipotesi in cui la mancata coincidenza generi l’applicazione di uno degli indicatori di anomalia.

 

Anomalie ISA: dichiarazione anno precedente errata

Altra fattispecie assai frequente è quella in cui, dalla applicazione degli indicatori di anomalia si evidenzino errori commessi dal contribuente nel periodo d’imposta precedente (soprattutto nell’ambito degli studi di settore).

In tal caso, la rimozione dell’errore, tramite la presentazione della dichiarazione errata (con eventuale ravvedimento), potrà rimuovere la violazione commessa rettificando la dichiarazione dei redditi errata relativa al periodo d’imposta 2017 avvalendosi del ravvedimento operoso.

 

A cura di Danilo Sciuto

Venerdì 19 Luglio 2019