Uno dei problemi che gli operatori dovranno affrontare durante il procedimento di emissione delle fatture elettroniche, quale adempimento avente decorrenza dal 1° gennaio dell’anno prossimo, riguarda gli obblighi relativi alle operazioni soggette a reverse charge. Il tema è stato affrontato dall’Agenzia delle entrate nel corso dell’incontro organizzato da Il Sole 24 Ore il 12 novembre scorso.
Preliminarmente deve essere osservato come la disciplina del D.P.R. n. 633/1972 preveda diverse tipologie di inversione contabile anche a seconda delle finalità che il legislatore ha inteso perseguire. Ad esempio gli acquisti intracomunitari rendono obbligatoria per l’acquirente l’integrazione della fattura ricevuta con l’indicazione della base imponibile, l’aliquota e l’Iva. In tal caso, il legislatore ha previsto tale modalità di assolvimento dell’Iva per evitare che il soggetto cedente, non stabilito in Italia, fosse obbligato ad ottenere l’identificazione diretta o a nominare un rappresentante fiscale