Trattiamo il caso della prestazione occasionale effettuata da soggetto non residente, con particolare attenzione alla verifica del luogo di imponibilità fiscale e al versamento della ritenuta fiscale del 30%
Capita frequentemente che i nostri clienti si rivolgano a noi ponendoci un quesito sempre molto attuale, pur avendo una lunga storia dietro di sé: “esistono ancora le prestazioni occasionali? In caso positivo, come si articolano?”.
Al fine di rispondere, positivamente, a tale domanda, ripercorriamone le norme di riferimento, nonché le modalità operative e pratiche.
Infine, ci soffermeremo su una casistica sempre più frequente, ossia le prestazioni d’opera occasionale effettuate da un soggetto non residente.
Introduzione civilistica
Le prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (c.d. occasionali) sono disciplinate dall’articolo 2222 e seguenti del Codice Civile, le quali1 qualificano tali prestazioni come l’obbligo assunto da una persona – prestatore – nei confronti di un committente, a compiere un’opera o un servizio senza vincolo