la fattura elettronica diventerà sempre più utilizzata, in attesa di diventare obbligatoria (anche se si prospetta una proroga sui tempi previsti dalla Legge di bilancio); in questo articolo analizziamo gli obblighi di conservazione sostitutiva della fattura elettronica, con particolare attenzione alla gestione delle marche temporali necessarie a datare il documento
In questi giorni i rappresentanti della politica hanno manifestato disponibilità a prevedere un differimento del termine per l’entrata in vigore della disposizione che rende obbligatoria la fatturazione elettronica con decorrenza dal 1° gennaio 2019. Il nuovo obbligo, se la disposizione sarà modificata, dovrà entrare in vigore gradatamente e prioritariamente per i contribuenti di maggiori dimensioni. Presumibilmente l’elemento dimensionale sarà verificato avendo riguardo al volume d’affari dell’anno precedente.
In realtà i problemi più rilevanti, con il conseguente “appesantimento” della normale operatività, saranno dovuti non all’emissione delle fattura in formato elettronico, ma alla gestione del processo di archiviazione sostitutiva. L’aggravio si verificherà laddove non dovessero essere emanate tempestivamente le disposizioni di attuazione della legge di Bilancio del 2018 secondo cui l’adempimento dell’archiviazione sostitutiva sarà curato in futuro direttamente dall’Agenzia delle entrate.
Per il momento l’adempimento è esclusivamente a carico