il Ministero del Lavoro ha emanato le linee guida per i contributi da erogare alle associazioni di promozione sociale per l’anno 2013: ecco un riassunto delle istruzioni ministeriali
L’articolo 12 della legge 7 dicembre 2000, n. 383 (Disciplina delle associazioni di promozione sociale) prevede, al comma 3, due forme di contribuzione a favore di tali associazioni:
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sostegno delle iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attività associative nonché di progetti di informatizzazione e di banche dati nei settori disciplinati dalla presente legge (cfr. in particolare la lettera d);
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approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni iscritte nei registri di cui all’articolo 7 per fare fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato le Linee Guida per l’erogazione di tali contributi a valere sull’esercizio finanziario 2013.
Possono richiedere il contributo le associazioni di promozione sociale singolarmente o in forma di partenariato tra loro aventi i seguenti requisiti:
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soggettivo, cioè essere iscritte nei registri nazionali, regionali o provinciali;
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oggettivo, gli interventi devono ricadere in uno solo di questi ambiti:
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promozione dei diritti e delle opportunità per favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità;
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tutela e promozione dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare attenzione ai progetti volti alla valorizzazione delle diversità fra i giovani;
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sostegno a progetti volti a favorire le pari opportunità e la prevenzione di ogni forma di discriminazione;
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interventi per favorire la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità e per garantire loro la dignità e la qualità della vita se in condizione di non autosufficienza;
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sostegno per favorire l’inclusione sociale dei cittadini migranti di prima e seconda generazione;
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sostegno a progetti volti a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti, in particolare giovani e over 50, che si trovano in condizioni di disagio sociale o che appartengono a categorie svantaggiate.
Il costo complessivo per la realizzazione di ciascuna/o iniziativa/progetto:
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non deve superare i 150.000 euro per le iniziative di cui alla letera. d e 200.000 euro per i progetti di cui alla lettera f;
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non deve superare il 100% delle entrate iscritte nell’ultimo bilancio consuntivo dell’associazione approvato conformemente a quanto previsto dallo statuto,
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è posto parzialmente a carico dell’Associazione proponente/gruppo di associazioni proponenti (20 % del costo complessivo dello stesso).
In particolare per le iniziative di cui alla citata lettera d:
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i costi per progettazione e redazione dell’iniziativa non devono superare l’8% del costo complessivo;
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le spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo non deve superare il 35% del costo complessivo;
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i costi per il personale interno non devono superare il 40% del costo complessivo;
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i costi per le spese di viaggio, vitto ed alloggio devono essere contenuti entro l’importo massimo del 25% del costo complessivo.
In particolare per le iniziative di cui alla citata lettera d:
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i costi di progettazione e redazione del progetto non devono superare l’8% del costo complessivo;
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le spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo non devono essere superare il 25% del costo complessivo;
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i costi relativi al personale interno non devono superare il 35% del costo complessivo;
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i costi per le spese di viaggio, vitto ed alloggio devono essere contenuti entro l’importo massimo del 25% del costo complessivo.
Non sono ammessi a rimborso:
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gli oneri relativi ad attività promozionali dell’organizzazione proponente non direttamente connessi all’iniziativa/progetto per cui si chiede il contributo;
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gli oneri relativi a riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale e non strettamente attinenti le attività finanziate;
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gli oneri connessi alla ristrutturazione o all’acquisto di immobili e loro pertinenze;
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gli oneri connessi all’acquisto e al noleggio di autoveicoli e autovetture e macchinari industriali e/o agricoli. Il noleggio può essere autorizzato solo se strettamente funzionale e finalizzato alle attività da svolgere;
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gli oneri connessi all’organizzazione e/o partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle organizzazioni proponenti (congresso nazionale, regionale o provinciale; seminari e convegni; raduni…);
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gli oneri relativi a seminari e convegni non ricompresi nei formulari approvati dall’amministrazione e pertanto non finanziati nell’ambito dell’iniziativa/progetto;
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ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata alla realizzazione dell’iniziativa/progetto.
Le associazioni di promozione sociale interessate devono presentare la domanda esclusivamente on-line sulla piattaforma informatica www.direttiva383.it a partire da venerdì 25 ottobre e fino alle ore 12.00 del 19 novembre 2013, indicando l’area di intervento (d o f) e il titolo dell’iniziativa/progetto.
Alla domanda devono essere allegati:
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fotocopia del documento di identità del legale rappresentante dell’Associazione,
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formulario di presentazione del progetto,
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piano economico.
Il contributo sarà erogato in due fasi:
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una prima quota, non superiore all’80% del contributo concesso, sarà versata previa presentazione di apposita garanzia fideiussoria, su richiesta del beneficiario contestuale o successiva alla comunicazione di avvio delle attività progettuali;
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il saldo sarà erogato al termine della realizzazione dell’iniziativa/progetto, a seguito dell’esito positivo del controllo amministrativo‐contabile svolto dai competenti Uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Durante lo svolgimento dell’iniziativa/progetto l’Associazione:
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deve dotarsi di una contabilità separata dedicata all’attività progettuale, ovvero di un’adeguata rappresentazione contabile dei costi relativi all’iniziativa/progetto;
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deve custodire i documenti giustificativi dei costi reali sostenuti e/o impegnati.
Entro 15 giorni dalla data di conclusione dell’iniziativa/progetto devono essere pubblicati sul sito istituzionale e inviati, in duplice copia cartacea, al Ministero del Lavoro i seguenti documenti:
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rapporto conclusivo (o relazione finale) descrittivo delle attività poste in essere, da compilare secondo l’apposito modello pubblicato sul sito (MODELLO RELAZIONE DESCRITTIVA);
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prospetto riepilogativo della relazione finale (MODELLO B);
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prospetto di rendicontazione (MODELLO C);
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elenco analitico dei documenti giustificativi dei costi reali sostenuti e/o impegnati (MODELLO D) redatto conformemente al piano finanziario approvato.
26 ottobre 2013
Anna Maria Pia Chionna