Problemi della residenza e false residenze estere: persone fisiche e società esterovestite

quando un contribuente italiano risulta risiedere all’estero s’innesca una serie di misure per contrastare la fuga fittizia di capitali e redditi dal fisco italiano; una panoramica di 15 pagine sull’attuale situazione normativa

Aspetti generali

Nel corso degli anni e dei decenni, nei Paesi a fiscalità più elevata la «fuga» degli imponibili verso le giurisdizioni più favorevoli si è imposta soprattutto come un mezzo (chiaramente illecito) per salvaguardare – tenendoli indenni da imposte – i redditi generati in Italia e i patrimoni grazie a questi costituiti, derivanti da attività «emerse», ma anche, forse più facilmente, «sommerse».

È chiaro che il fenomeno ha una genesi complessa, connettendosi da un lato al vero e proprio crimine economico e comune, dall’altro alla semplice evasione fiscale, e che le eventuali contromisure dovrebbero considerare questa duplice natura, agendo anche dal lato dell’attenuazione del carico tributario (oltre che mediante strumenti repressivi).

In uno scenario complesso, nel quale i comportamenti dei singoli e delle imprese mutano rapidamente rincorrendo le opportunità – anche quelle legate alle caratteristiche di ogni ordinamento giuridico -, gli Stati hanno approntato numerosi strumenti e dispositivi di contrasto.

Nel presente contributo si cercherà di effettuare una breve ricognizione sulle principali disposizioni che vincolano i comportamenti generatori di vantaggi fiscali disapprovati dagli ordinamenti nazionali, con riguardo sia alle società, sia alle persone fisiche.

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