in questo articolo analizziamo la gestione delle fatture da emettere: si tratta di ricavi maturati per competenza, ma per i quali non è stata ancora emessa la relativa fattura: come influiscono tali ricavi sul volume d’affari a fini IVA?
In relazione all’art. 20 del decreto Iva, per volume d’affari del contribuente si deve necessariamente intendere l’ammontare complessivo:
– delle cessioni di beni;
e:
– delle prestazioni di servizi;
dallo stesso effettuate, registrate o soggette a registrazione con riferimento ad un anno solare a norma degli artt. 23 (annotazioni nel registro delle fatture emesse) o 24 (registrazione dei corrispettivi).
Ai fini della corretta individuazione del volume d’affari ai fini Iva è anche necessario tenere in considerazione:
– l’imponibile delle operazioni ad esigibilità differita;
– le eventuali variazioni – in aumento o in diminuzione – di cui all’art. 26 del decreto Iva, registrate nel corso del periodo d’imposta (coincidente con l’anno solare), anche se riferite ad operazioni effettuate nel corso di precedenti periodi d’imposta.>
Il volume d’affari Iva, come regola generale, può essere così schematizzato…—>
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