Torniamo a trattare le problematiche inerenti la gestone della società cooperativa: oggi analizziamo il caso di ammissione di nuovi soci. Ricordiamo che, dopo la costituzione della cooperativa, potrà acquisire la qualità di socio esclusivamente chi soddisfa i requisiti definiti dai soci fondatori
La società cooperativa rappresenta un ente che, al pari di altri, svolge un’attività economica, la quale può essere di natura commerciale, agricola o prestare servizi. Ciò che contraddistingue tali enti è la diversità dello scopo per il quale viene generato il reddito; a differenza di altre forme societarie, questo ha una connotazione mutualistica, che può risultare prevalente o meno.
In sostanza, i soci fondatori di una cooperativa non sono mossi da intenti lucrativi, bensì dal desiderio di instaurare un rapporto di scambio con la comunità; essi aspirano, in ultima analisi, a ricevere dalla società opportunità lavorative, beni mobili o immobili e servizi a condizioni più favorevoli rispetto a quelle offerte dal mercato. Tali vantaggi sono riservati esclusivamente ai soci della cooperativa, la cui qualifica si acquisisce al momento della costituzione oppure tramite l’approvazione della richiesta di ammissione.
Lo scopo mutualistico della cooperativa
L’Alleanza Internazionale Cooperativa, nella sua Dichiarazione di Identità Cooperativa, definisce la stessa come
“un’associazione autonoma di persone che, in modo volontario, si uniscono per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali comuni, attraverso un’impresa di proprietà collettiva e democraticamente controllata.”
È immediatamente evidente dal significato della definizione che l’unione dei diversi soggetti partecipanti avviene su base volontaria ed è orientata all’ottenimento di vari vantaggi a condizioni più favorevoli rispetto a quelle praticate sul mercato. Gli obiettivi principali perseguiti da una cooperativa possono essere riassunti nei seguenti ambiti:
- lavoro;
- conferimento;
- sociale;
- consumo.
Lo scopo mutualistico che caratterizza le cooperative può rivestire una connotazione predominante; tuttavia, in alcuni casi lo scambio mutualistico potrebbe non risultare prevalente. Come già precedentemente evidenziato, la mutualità può pertanto essere sia prevalente che non prevalente. Infatti, le cooperative hanno la facoltà di cede