Le società cooperative hanno modalità di gestione proprie che ricordano quelle delle normali società di capitali, ma presentano importanti peculiarità.
Oggi esploriamo quali sono i modelli di amministrazione della società cooperativa, verificando le differenze coi sistemi applicati nelle normali società commerciali, con un focus sugli obblighi inerenti il Codice della Crisi di impresa.
Società cooperative: principi generali
La cooperativa rappresenta una società a capitale variabile orientata a scopi mutualistici. La sua compagine sociale deve essere costituita da un minimo di nove soci, sebbene, secondo specifiche disposizioni normative, la cooperativa possa operare validamente anche con un numero di soci compreso tra tre e otto.
È fondamentale che il numero minimo di soci venga mantenuto e rispettato per l’intera durata della cooperativa. Qualora, nel corso di vita della cooperativa, tale parametro dovesse ridursi al di sotto del limite minimo stabilito, sarà necessario reintegrare la compagine sociale entro un termine massimo di un anno. In mancanza di tale reintegrazione, la cooperativa sarà obbligata a procedere alla propria liquidazione e scioglimento.
Si tratta di un ente in cui i soci si uniscono per produrre beni, servizi o effettuare scambi in condizioni più favorevoli rispetto a quelle offerte dal libero mercato qualora agissero autonomamente.
Questo modello imprenditoriale ha sempre dimostrato capacità nell’affrontare le sfide dell’innovazione, coniugandole con valori di solidarietà e partecipazione nella gestione dell’impresa. Inoltre, come obiettivo secondario, la cooperativa può mirare anche alla creazione di ricchezza; concepita come un’impresa dove l’elemento umano prevale su quello economico, essa consente una partecipazione attiva ed equa da parte di tutti i soci, ciascuno dei quali incide nelle decisioni dell’impresa.
Come già accennato, le società cooperative si distinguono dagli altri modelli societari per il loro principale fine mutualistico piuttosto che lucrativo.
Le cooperative possono essere classificate in base agli obiettivi che intendono perseguire; tali categorie sono regolate dal D.Lgs C.P.S n. 1577/47, noto come “legge Basevi”. In sostanza, queste categorie comprendono diverse forme cooperative presenti sul territorio nazionale, includendo ad esempio: cooperative di lavoro, agricole, sociali, edilizie, della pesca e di consumo.
L’organo amministrativo della società cooperativa
Questi enti sono dotati di una struttura amministrativa e di controllo necessaria per garantire il loro corretto funzionamento in conformità alle disposizioni del codice civile.
L’amministrazione