Venezia mira a diventare un modello globale di sostenibilità, affrontando sfide come il sovraffollamento turistico e la perdita di residenza e lavoro locale. La Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità, nata nel 2022, guida questa trasformazione attraverso iniziative in nove aree chiave. Scopriamo i progetti strategici!
La città di Venezia ha l’obiettivo di porsi come punto di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile.
Il punto di partenza è un contesto di sovraffollamento a causa della mancata gestione dei flussi turistici e conseguente difficoltà a tutelare il patrimonio artistico e culturale, di spopolamento a causa del costo degli immobili e di perdita occupazionale artigianale e industriale.
La Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità
Costituita il 14 marzo 2022 sotto il patrocinio del Governo italiano, la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità ha l’obiettivo di rilanciare in chiave ESG del sostrato economico-sociale della città.
La fondazione è nata grazie ad un partenariato pubblico e privato, in cui figurano enti territoriali e comunali e grandi imprese.
Le nove aree tematiche di sviluppo sostenibile
In modo particolare, la Fondazione ha individuato nove aree tematiche rilevanti per lo sviluppo sostenibile del Leone Alato: Idrogeno (il recupero economico e ambientale della zona di Porto Marghera con lo sviluppo di un polo idrogeno e delle energie alternative), Transizione Energetica e Ambiente (ossia la promozione delle filiere delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione dei trasporti e l’incentivo dell’efficientamento energetico e di forme di economia circolare), Venezia Città Campus (ossia lo sviluppo di un campus a respiro internazionale), Residenzialità (ossia favorire un programma di residenzialità e servizi per chi sia interessato a vivere a Venezia e proteggere l’offerta residenziale dalla domanda turistica sugli affitti), Turismo Sostenibile (ossia la gestione dei flussi in ingresso per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale), Acceleratore Venisia e Innovazione (ossia lo sviluppo attività di innovazione e accelerazione imprenditoriale nel settore della sostenibilità), Inclusione Sociale (ossia la promozione di interventi dedicati a rendere Venezia una città inclusiva, resiliente e sostenibile), Cultura della Legalità (ossia la promozione di un piano di tutela e di contrasto alle attività illegali nel centro storico) e Produzioni Culturali e Innovative (ossia favorire lo sviluppo di progetti culturali innovativi, all’incrocio tra arte, scienza, tecnologia e sostenibilità, attraendo competenze qualificate e rendendo nuovamente Venezia un luogo di produzione di contenuti).
Il Protocollo Art. 5 Finance Advisory
Tra i tanti progetti che la Fondazione ha in cantiere, vi è il protocollo Art. 5 Finance Advisory, definito assieme al Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dello spin-off Know Shape.
Il protocollo prevede l’introduzione di KPI di matrice regolamentare finalizzati al raggiungimento di obiettivi specifici di sostenibilità ESG per Venezia e per mezzo di esso, la Fondazione seleziona i progetti da finanziare attraverso lo strumento dei bond sostenibili.
La Biennale della Sostenibilità a Venezia
Proprio la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità organizza, insieme al Comune di Venezia e alla Fondazione “La Biennale”, la Biennale della Sostenibilità a Venezia. Renato Brunetta, Presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, ha dichiarato:
“La Biennale della Sostenibilità vuole essere l’occasione per discutere, con una platea internazionale, le best practice di sostenibilità urbana che emergono dal nostro territorio.”
Grazie a stakeholder pubblici e privati, la Fondazione pone il Comune di Venezia come punto di riferimento italiano in materia di sostenibilità, in un contesto di vuoto normativo per quanto concerne gli Enti Locali.
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Andrea Ziletti
Sabato 2 novembre 2024