La carta di credito è ormai una consuetudine operativa per le imprese, ma il suo utilizzo comporta effetti contabili specifici da non sottovalutare. Il pagamento o l’incasso non coincidono con la transazione, richiedendo l’impiego di conti transitori e una corretta imputazione tra crediti e debiti patrimoniali. Una guida operativa per gestire scritture, tempistiche e commissioni con rigore contabile.
Pagamenti e incassi con carta di credito aziendale: regole e prassi operative
La carta di credito rappresenta una modalità di pagamento virtuale che sostituisce la moneta e riveste carattere posticipato rispetto alla transazione.
Il meccanismo di addebito/accredito dei pagamenti in carta di credito determina, tuttavia, lo sfasamento temporale tra transazione ed effettivo pagamento/incasso originando debiti o crediti che andranno allocati nello Stato Patrimoniale.
Esaminiamo separatamente le due fattispecie.
Utilizzo della carta di credito per pagamenti
L’utilizzo della carta di credito per un pagamento determina un debito verso il Gestore della carta; si pone quindi il problema di individuare l’esatta allocazione contabile della posizione finanziaria debitoria.
L’articolo 2424 del codice civile prevede che i debiti siano esposti nel passivo dello stato patrimoniale nella voce D “Debiti”, siano oggetto di classificazione effettuata sulla base della natura (o dell’origine) degli stessi rispetto alla gestione ordinaria a prescindere dal periodo di