Accertamento: spunti e orientamenti dalle recenti pronunce della CGT Lazio

L’accertamento tributario evolve, spostando l’attenzione dalla forma alla sostanza. Le ultime pronunce offrono spunti utili per comprendere come cambiano gli equilibri tra contribuente e amministrazione. Quali sono i nuovi confini interpretativi? Scopriamo cosa emerge dal contenzioso.

Accertamento tributario tra sostanza e forma: spunti dalle pronunce della CGT Lazio

accertamento tributario cgt lazioIl panorama dell’accertamento tributario è oggetto di costante evoluzione e affinamento interpretativo da parte della giurisprudenza di merito. In questo contributo, a corredo dell’“Osservatorio delle Sentenze” della Corte di Giustizia Tributaria di II grado del Lazio (anno 2024), si offre una sintesi ragionata delle decisioni più rilevanti, focalizzate sui temi dell’inerenza, della deducibilità, del contraddittorio endoprocedimentale, della compensazione, della distribuzione degli utili extracontabili e della natura delle operazioni elusive.

L’obiettivo è duplice: da un lato offrire una lettura sistematica delle tendenze giurisprudenziali più recenti, dall’altro stimolare una riflessione critica sulle implicazioni pratiche per i professionisti del settore.

Le coordinate attuali dell’accertamento tra sostanza e forma

Le sentenze esaminate mettono in evidenza un orientamento giurisprudenziale sempre più attento alla sostanza delle operazioni economiche rispetto alla loro formale rappresentazione.

Ne è esempio la questione della distribuzione presunta di utili extracontabili in società a ristretta base partecipativa, in cui la prova dell’effettivo conseguimento dell’utile diventa centrale. Ugualmente, l’inerenza dei costi e la deducibilità fiscale si consolidano come strumenti di verifica sostanziale, con un’onere probatorio via via più stringente in capo al contribuente.

Contraddittorio, compensazione e responsabilità: le nuove linee di confine

Emergono ulteriori punti fermi: il contraddittorio endoprocedimentale resta obbligatorio solo nei casi espressamente previsti, soprattutto per i tributi armonizzati; la compensazione intersoggettiva tra accollante e accollato continua a generare contenzioso, ma trova conferma nei limiti imposti dalla normativa successiva al 2019.

Sul fronte della responsabilità, si consolida l’idea di una responsabilità “tecnica” e non automatica in capo al CAF per visti infedeli, e si ridefinisce la linea tra operazioni simulate e somministrazione illecita.

In conclusione…

L’analisi delle sentenze dimostra l’importanza crescente di una corretta impostazione documentale e strategica delle difese tributarie.

L’attenzione della giurisprudenza alla sostanza economica delle operazioni e al rispetto puntuale dei presupposti normativi impone un cambio di passo nell’approccio ai contenziosi fiscali, richiedendo un dialogo sempre più rigoroso tra diritto, prassi e tecnica contabile.

 

Il contenzioso tributario è in continua evoluzione: non perderti le novità più importanti! Clicca qui per rimanere sempre aggiornato!

 

Redazione

Mercoledì 4 giugno 2025