Il Tax Control Framework rappresenta un’importante opportunità strategica per le PMI italiane, non solo per gestire efficacemente il rischio fiscale, ma anche per migliorare il rating ESG. Esploriamo come l’applicazione del TCF possa estendersi oltre l’ambito fiscale, aprendo nuove prospettive di crescita e sostenibilità.
Tax Control Framework: nuova strategia fiscale per PMI e sostenibilità aziendale
Negli ultimi anni il panorama normativo italiano ha subito significative trasformazioni, in particolare nel settore fiscale, con l’obiettivo di promuovere una cultura di compliance proattiva tra i contribuenti (cooperative compliance).
La testimonianza concreta di questo nuovo approccio è confermata dai flussi sempre più costanti di comunicazioni trasmesse dall’Agenzia delle Entrate, inviate per correggere potenziali errori individuati dalle procedure informatiche automatiche prima che scatti un vero e proprio accertamento.
In tale prospettiva, il Decreto Legislativo n. 221/2023 ha introdotto l’opzione per le piccole e medie imprese (PMI) di adottare un Tax Control Framework (TCF), vale a dire un sistema di gestione del rischio fiscale che permette di prevenire le violazioni tributarie e di confrontarsi in modo più efficace con l’Amministrazione finanziaria.
Il TCF, ispirato al Framework COSO ERM (Enterprise Risk Management – Aligning Risk with Strategy and Performance), si basa su cinque componenti del controllo interno e diciassette principi ad essi correlati. Questo standard, adottato dall’Agenzia delle Entrate, costituisce un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
L’obiettivo principale è quello di mitigare il rischio di violare le norme tributarie o di agire in contrasto con i principi dell’ordinamento tributario. Il vantaggio per gli uffici è chiaro: si investono meno risorse nell’attività repressiva di recupero di imponibili sottratti ad imposizione e si consente al contribuente di accedere a regimi sanzionatori più favorevoli.
Requisiti soggettivi e oggettivi
L’adozione del TCF opzionale è riservata a quei contribuenti che, pur non soddisfacendo i requisiti per accedere al regime di adempimento collaborativo ordinario, decidono volontariamente di implementare un sistema adeguato di controllo e gestione del rischio fiscale.
L’ampliamento dell’accessibilità al TCF, precedentemente limitato alle grandi imprese, rappresenta un’ev