I recenti e ripetuti eventi atmosferici catastrofici – una volta li avremmo definiti “straordinari”, ma pare che invece oggi non siano più tali – mettono ancora una volta in luce quanto sia fondamentale la sostenibilità delle azioni quotidiane.
Occorre un cambio culturale, ma ciò comporta del tempo; tempo che non abbiamo più a disposizione. Ecco che i governi di tutti gli Stati sono chiamati ad aprire gli occhi, lasciando da parte questioni nazionalistiche e propri interessi, concentrandosi invece in modo serio sulla salute del nostro Pianeta.
A questo fine, uno strumento per disincentivare condotte lesive dell’ambiente e promuovere di contro “buone pratiche”, può risultare la leva fiscale.
Sostenibilità e fiscalità: l’urgenza di azioni globali per tutelare il pianeta
Il clima in cambiamento
Non ci si può più nascondere dietro un dito, facendo finta di nulla. Le conseguenze di azioni irrispettose del nostro Pianeta sono ormai evidenti.
Gli esperti già da tempo hanno messo tutti in guardia, evidenziando le conseguenze del surriscaldamento globale su ambiente e biodiversità, così come il progressivo aumento dell’inquinamento dei mari, dell’aria, del suolo e del sottosuolo.
A farne le spese è la salute di tutti gli esseri viventi, ma finora, nonostante ciò, non è stata data adeguata rilevanza allo stato critico dell’ambiente. Gli ultimi eventi catastrofici forse però apriranno gli occhi anche a coloro che fino ad oggi si sono girati dall’altra parte, come se il problema riguardasse solo il vicino della porta accanto.
Cambio culturale che deve partire dai governi nazionali
Occorre un cambio culturale, che però non si ottiene da un giorno all’altro. Così che le istituzioni dei diversi Stati sono chiamate a prendere coscienza dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente, introducendo misure che impediscano azioni dannose e incentivano invece le buone condotte.
Positiva