Il potere di accesso per le ispezioni fiscali rappresenta un intervento significativo che incide sulle libertà personali e sul domicilio del contribuente. Questo articolo esplora le modalità di accesso nei locali ad uso promiscuo, in cui l’attività lavorativa e la vita privata si intrecciano, e chiarisce le differenze rispetto agli accessi domiciliari.
Scopriamo come le autorità gestiscono le autorizzazioni necessarie e in quali casi è possibile procedere senza la presenza di gravi indizi. Approfondimenti normativi e giurisprudenziali completano l’analisi, offrendo una guida pratica alle regole vigenti.
Il potere di accesso è certamente quello più importante fra quelli attribuiti agli uffici operativi, in quanto incide maggiormente sulle libertà, costituzionalmente garantite, della persona e del domicilio, e che per il verificato si concretizzano in obblighi di pati, che proprio in ragione della particolare vis cogente il legislatore ha sottoposto a particolari limitazioni, ferma restando la necessità di calibrarli.
Il momento dell’accesso è sempre delicato, in quanto costituisce la prima circostanza di effettiva conoscenza dell’azienda, prima rappresentata solo attraverso i dati forniti dall’anagrafe tributaria.
Accesso nei locali ad uso promiscuo del contribuente: le formalità
I verificatori, adempiute le formalità di rito (esibizione delle tessere di riconoscimento e autorizzazione del soggetto che ha autorizzato la verifica), procedono, fra l’altro, a reperire oltre che tutti i documenti contabili obbligatori anche la documentazione extracontabile nonché ad acquisire i supporti magnetici rinvenuti e in presenza di mezzi informatici a visionare il programma di gestione e ad analizzare i dati registrati nell’hard disk del personal computer.
In questo intervento puntiamo l’attenzione sull’accesso nei locali adibiti ad uso promiscuo, tematica che continua ad interessare i massimi giudici di legittimità, che distinguono le ipotesi, così come normativamente previste: da una parte l’accesso diretto nei locali aziendali e/o professionali, che abbisogna solo dell’autorizzazione del Capo dell’Ufficio fiscale, e in più dell’autorizzazione del magistrato se i locali sono destinati ad uso promiscuo con l’abitazione, senza la necessità di gravi indizi; e dall’altra parte, l’accesso domiciliare, dove l’autorizzazione del Direttore dell’Ufficio deve essere supportata da quella del magistrato, che deve valut