Sta iniziando l’estate ed il tema delle concessioni balneari è caldissimo. Facciamo il punto sull’attuale stato della giurisprudenza amministrativa prendendo spunto da una recente sentenza del TAR della Puglia: è possibile la proroga automatica non competitiva al 31/12/2033?
Il Tar della Puglia, il 6 maggio 2024, ha depositato le sentenze, di contenuto analogo, n. 553/2024, 565/2024, 566/2024, riguardanti tutte un atto deliberativo del Comune di Monopoli, che aveva ridotto la durata delle concessioni balneari vigenti al 2024.
I giudici amministrativi hanno in particolare affermato che i provvedimenti comunali impugnati, pur dando atto del precedente rilascio di concessioni demaniali marittime al termine di una procedura selettiva adeguatamente pubblicizzata e culminata nell’estensione della durata del titolo concessorio al 31 dicembre 2033, ne avevano illegittimamente ridotto l’orizzonte temporale al 31 dicembre 2024, per effetto di una non corretta applicazione dell’articolo 3, comma 2, della legge n. 118/2022, dato che il meccanismo pubblicitario descritto garantiva in realtà a tutti gli operatori economici, in linea con le norme comunitarie in materia di concorrenza, le chances concorrenziali in contrapposizione al titolare della concessione scaduta o in scadenza.
Il caso: ricorso per proroga automatica delle concessioni balneari dal 2020 al 2033
Nella specie, la società ricorrente, titolare di concessione demaniale marittima rilasciata allo scopo di adibirla alla posa di ombrelloni e attrezzature balneari mobili, in previsione della scadenza della stessa concessione al 31 dicembre 2020, aveva presentato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 37 del codice della navigazione e dell’articolo 18 del relativo regolamento di attuazione, istanza finalizzata all’estensione della durata della detta concessione al 31 dicembre 2033, avvalendosi delle previsioni di cui all’art. 1, commi 682 e seguenti, della legge