Qual è la tassazione applicata al lavoratore di azienda italiana distaccato all’estero?
Esaminiamo il caso di un lavoratore nominato CEO di una società infragruppo tedesca.
L’Agenzia delle Entrate si è espressa su un interpello formulato da una società commerciale riguardante il trattamento fiscale applicabile alla retribuzione di un lavoratore distaccato all’estero.
In modo particolare, la società istante chiedeva all’Agenzia delle Entrate se, in virtù delle trasferte effettuate dal lavoratore in questione in Italia, venisse meno il requisito dell’esclusività e continuità del rapporto di lavoro prestato all’estero.
Il caso: il lavoratore CEO di una consociata estera
La società istante, dal 1° gennaio 2022 distaccava un proprio dipendente in una società consociata tedesca (di seguito, anche “Consociata” o “Distaccataria”) affinché assumesse il ruolo di CEO nella stessa.
Nell’interesse di questa società distaccataria, il lavoratore effettuava trasferte in Paesi diversi dalla Germania e, in modo particolare, emergevano 32 giornate lavorative svolte in It