Il Ministero del Lavoro, in attuazione del cosiddetto Social Bonus, ha reso note la modulistica e le istruzioni per consentire agli Enti del Terzo settore l’avvio di progetti di recupero di beni immobili e non da destinarsi ad attività di interesse generale, non commerciali.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attuazione dell’art. 81 del Codice del Terzo Settore che istituisce lo strumento del Social Bonus, ha adottato la modulistica relativa al procedimento di individuazione dei progetti di recupero e della relativa rendicontazione delle spese sostenute dagli Enti del Terzo Settore ed ha stabilito che gli enti beneficiari potranno presentare, alle scadenze normativamente previste ovvero entro il 15 gennaio, il 15 maggio e il 15 settembre di ogni anno l’istanza di partecipazione.
Il Ministero del Lavoro, con il comunicato stampa del 28 agosto 2023, ha annunciato che è disponibile la piattaforma per la presentazione delle domande per il social bonus e la finestra attiva fino a metà settembre sarà quindi la prima utile nella quale gli Enti potranno presentare i progetti da finanziare con il beneficio del Social Bonus.
Nota: si rammenta che Il Decreto Legislativo n. 117/2017, meglio noto come Codice del terzo settore, ha istituito uno specifico credito d’imposta in relazione alle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche/enti/società a favore degli ETS che hanno presentato al Ministero del Lavoro un progetto per sostenere il recupero / utilizzo di determinati beni destinati allo svolgimento di attività di interesse generale non commerciali.
Social Bonus: soggetti beneficiari del credito d’imposta
I soggetti beneficiari sono le persone fisiche, gli enti che non svolgono attività