La Corte di Cassazione ribadisce il principio di diritto che consente la compensazione del credito IVA anche nel caso di omessa presentazione della dichiarazione annuale.

Appare opportuno ripercorrere le tappe giurisprudenziali più significative sulla questione che, vista la ricorrenza delle pronunce, evidentemente stenta ad affermarsi in modo definitivo nel procedimento amministrativo da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Credito IVA con dichiarazione omessa: un po’ di giurisprudenza
A tale proposito si deve dipartire dagli orientamenti interpretativi espressi dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 15063 del 25 ottobre 2002.
La Sezione tributaria nel rimettere gli atti al Primo Presidente della Corte, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, con l’ordinanza 10 maggio-22 settembre 2000, n. 850, precisò che il principio della irretrattabilità della dichiarazione tributaria doveva essere coordinato con il diritto del contribuente a vedersi raccordato il quantum dell’obbligazione tributaria a quanto previsto per legge e (così testualmente)
“questo perché la dichiarazione non costituisce la fonte dell’obbligo tributario, che deriva solo dalla corretta e obiettiva applicazione della legge”.
La dichiarazione tributaria, lungi dall’essere identificabile come la fonte costitutiva dell’obbligazione tributaria, persegue la s

