Inquadramento del contratto
Il sale and lease back è il contratto con cui un'impresa proprietaria di un bene cede detto bene ad una società di leasing e quest’ultima, a sua volta, versato il prezzo di vendita pattuito, lo concede in leasing all’originario proprietario, dietro corrispettivo di un canone periodico pattuito e con facoltà dell’alienante/utilizzatore di riscattare il bene alla scadenza del leasing.
Si distingue dallo schema di leasing tradizionale, poiché, diversamente da quest’ultimo, l’obiettivo dell’utilizzatore non è quello di godere di un bene estraneo alla sua sfera di disponibilità, ma di continuare a godere di un bene di cui è già proprietario e che, per esigenze organizzative e di liquidità, preferisce prendere in locazione.
Tale figura contrattuale, che non trova disciplina nel codice civile, ma assai diffusa nella prassi commerciale, risponde all’esigenza del venditore/utilizzatore di continuare ad avere la materiale disponibilità del bene venduto, attraverso il contratto stipulato con la società di leasing, soddisfacendo, nello stesso tempo, l’esigenza di ottenere una immediata liquidità attraverso la vendita del bene.
La giurisprudenza di legittimità ha ritenuto, in linea di massima, astrattamente valido lo schema contrattuale del lease back, in quanto contratto di impresa socialmente tipico, ferma la necessità di verificare l’assenza di elementi patologici sintomatici di un contratto di finanziamento assistito da una vendita in funzione di garanzia, volta cioè ad aggirare, con intento fraudolento, il divieto patto commissorio previsto dall’art. 2744 codice civile e, pertanto, sanzionabile, per illecita della causa, con la nullità ex art. 1344 codice civile, in relazione all’art. 1418, comma 2, codice civile (vedi Cassazione n. 13305/2018 e n. 4664 del 22.2.2021).
AttenzioneIl patto commissorio è il patto con il quale creditore e |