Regime impatriati o regime forfettari? Qual è più vantaggioso?

di Enrico Povolo

Pubblicato il 24 febbraio 2023

Confrontiamo con praticità il tema dei due regimi agevolativi di lavoro autonomo che possono essere adottati dal soggetto che rientra in Italia dopo almeno due anni di residenza fiscale all'estero: il Regime degli Impatriati ed il Regime Forfettario.
I due regimi sono incompatibili tra loro ed è necessario, pertanto, sceglierne uno: ma qual è il più conveniente? Analizziamo bene quali sono i criteri per fare questa scelta.

regime impatriati regime forfettarioPrima di addentrarci nell'analisi della convenienza tra regime impatriati e regime forfettari, dobbiamo fare alcune premesse metodologiche sulla trattazione.

 

Regime impatriati o regime forfettari: alcune considerazioni preliminari

1) Lavoro autonomo o d'impresa

La prima premessa necessaria è quella che l'analisi che si vuole fare riguarda soggetti che vogliono aprire una Partita IVA, e cioè operare come lavoratori autonomi e non come dipendenti.

Al tempo stesso, si tratta di soggetti che non vogliano aprire una società Italiana, dato che il Regime Impatriati non è ammesso in caso di apertura di una Società Italiana.

 

2) Inammissibile il cumulo tra i due regimi

Il problema dell'analisi di convenienza emerge a seguito del fatto che l'Agenzia delle Entrate ha chiarito, tramite la Circolare 33/2020 ed alcuni interpelli, la inammissibilità del cumulo dei due Regimi.

La Circolare 33/2020 recita in proposito:

"il contribuente che rientra in Italia per svolgere un'attività di lavoro autonomo beneficiando del regime forfetario non potrà avvalersi del regime previsto per i lavoratori impatriati, in quanto i redditi prodotti in regime forfetario non partecipano alla formazione del reddito complessivo.



Resta ferma la possibilità per il contribuente di rientrare in Italia per svolgere un'attività di lavoro autonomo, beneficiando, in presenza dei requisiti, del regime fiscale previsto per gli impatriati, laddove venga valutata una maggiore convenienza nell'applicazione di detto regime rispetto a quello naturale forfetario".

Vedasi anche l'Interpello 460/2022 di cui al successivo punto 6.

 

3) Rientro dall'estero

La seconda premessa è che si deve trattare di soggetti, Cittadini non Italiani oppure Cittadini Italiani, che devono aver passato un periodo di almeno due anni di residenza fiscale all'estero.

 

4) Irrilevanza dell'aspetto previdenziale

Per il tipo di analisi che intendiamo fare, ci concentreremo essenzialmente sull'aspetto fiscale, prescindendo del tutto da problematiche previdenziali.

 

5) Diverse condizioni di accesso

Le condizioni di accesso ai due regimi sono senz'altro diverse e richiedono una valutazione preliminare di una certa rilevanza.

Per il Regime Forfettario possiamo dire che le condizioni più rilevanti da rispettare sono le seguenti:

  1. rispetto della soglia di R